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Venerdì, 19 Aprile 2024
Vaccini

Corte Ue: sì al nesso tra vaccini e malattia in presenza di "indizi gravi e precisi"

I giudici erano chiamati a decidere sul caso di un cittadino francese che ha contratto la sclerosi multipla dopo essersi vaccinato contro l'epatite B

La Corte di Giustizia Europea ha stabilito che il nesso tra la somministrazione di un vaccino e l'insorgenza di una malattia può essere provato anche in mancanza di consenso scientifico, purché vi siano “indizi gravi, precisi e concordanti".

Nello specifico i giudici erano chiamati a decidere sul ricorso presentato da un cittadino francese che ha contratto la sclerosi multipla dopo essersi vaccinato contro l'epatite B e per questo ha chiesto un risarcimento alla casa farmaceutica Sanofi Pasteur. 

Nella sentenza i giudici scrivono che "la prossimità temporale tra la somministrazione del vaccino e l'insorgenza di una malattia, l'assenza di precedenti medici personali e familiari della persona vaccinata e l'esistenza di un numero significativo di casi repertoriati di comparsa di tale malattia a seguito di simili somministrazioni possono eventualmente costituire indizi sufficienti a formare una simile prova".

Tutto ciò ha portato la Corte a ritenere, con un grado sufficientemente elevato di probabilità, che vi possa essere un nesso tra la vaccinazione e l’insorgenza della malattia. Ma il caso è tutt’altro che chiuso. Sarà infatti compito dei giudici nazionali - e nello specifico della giustizia francese - stabilire se il farmaco in questione fosse difettoso e decidere su un eventuale risarcimento a beneficio del paziente. 

CODACONS: "CORTE UE CI DA' RAGIONE"

Secondo il Codacons la sentenza della Corte di giustizia "conferma in modo definitivo" quanto l'associazione "denuncia oramai da mesi e in ogni sede possibile, comprese le aule di giustizia dove poche settimane fa l’associazione, dinanzi la Corte d’Appello di Milano, ha ottenuto la condanna definitiva del Ministero della Salute in favore di una famiglia danneggiata dalle vaccinazioni".

"La decisione della Corte Ue apre ora la strada ad un enorme contenzioso in Italia, considerato che solo al Codacons, negli ultimi mesi, sono giunte oltre 2.500 segnalazioni di possibili effetti negativi dei vaccini pediatrici sulla salute dei bambini", afferma il presidente Carlo Rienzi.

Intanto l’associazione annuncia una denuncia in Procura contro il Ministero della salute per il numero verde 1500 sui vaccini. Il Codacons ha registrato infatti alcune telefonate dove gli operatori del numero verde negavano in modo categorico l’esistenza di reazioni avverse ai vaccini e possibili malattie o effetti negativi per la salute legati alle vaccinazioni, in totale contrasto con quanto affermato dall’Oms, dai più importanti enti sanitari, dai tribunali italiani, dalla Corte di Giustizia Ue e dagli stessi bugiardini dei farmaci vaccinali.

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