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Venerdì, 29 Marzo 2024
Svuota-carceri

Coltivare marijuana in casa non sarà più un reato

Con l’approvazione dello ‘svuotacarceri‘ la Camera dà il via libera alla depenalizzazione della coltivazione della marijuana. Si allontana l'incubo del sovraffollamento carcerario

Coltivare marijuana in casa per il consumo personale, non sarà più reato. Lo ha confermato la Camera dei deputati votando l'emendamento che riguarda la depenalizzazione del reato. Adesso toccherà al Senato ma su questa tematica sembrano d'accordo diverse forze politiche.

"Un indubbio passo avanti in termini di civiltà giuridica -  afferma il vice ministro della Giustizia, Enrico Costa, del Nuovo Centro Destra - con questo e altri provvedimenti passiamo da un sistema troppo ingessato, e incentrato sulla detenzione in carcere, a uno più flessibile. La messa in prova ci aiuterà nel deflazionare i tribunali e ad alleviare il sovraffollamento delle carceri. Ovviamente ci aiuterà anche con l’Europa che ci tiene sotto osservazione".

L'emendamento che riguarda la depenalizzazione della coltivazione della marijuana è uno dei passaggi dello svuotacarceri, la riforma pensata a inizio legislatura per ridurre il dramma del sovraffollamento ed evitare le sanzioni che potrebbero arrivare a fine maggio da parte della Corte dei diritti umani di Strasburgo, che ha già condannato il nostro Paese.

Ripristinando la differenza tra droghe leggere e droghe pesanti introdotta dalla Fini-Giovanardi, il governo pensa di alleggerire le carceri italiane attraverso pene alternative alla detenzione per gli incensurati accusati di reati punibili fino a 4 anni, che potranno scegliere di svolgere lavori socialmente utili e percorsi riabilitativi al termine dei quali il reato sarà estinto e non vi sarà processo, tagliando spese anche nell'ambito giuridico. L'obiettivo è quello di ridurre la carcerazione come misura cautelare, una delle cause maggiori del sovraffollamento.

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