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Venerdì, 19 Aprile 2024
CONCLAVE

Tra fumate e scandali è stallo nel Conclave

Dopo le prime due fumate nere di martedì sera e mercoledì mattina padre Lombardi fa il punto con la stampa. Probabile inaugurazione del Pontificato il 19 marzo, giorno di San Giuseppe. E sul caso pedofilia attacca: "Le associazioni stanno speculando".

Niente di nuovo dalla Cappella Sistina. I cardinali non hanno ancora raggiunto un'intesa su chi sarà il successore di Benedetto XVI. I ben informati parlano di una situazione di stallo che potrebbe sbloccarsi solo nella giornata di giovedì. Anche il terzo scrutinio, infatti, si è chiuso con un nulla di fatto. Dopo alcuni attimi di incertezza sul colore, la fumata del comignolo della cappella Sistina è infatti apparsa nera.

Il comignolo ha iniziato a fumare, poco prima delle 11:45, ma a lungo non è stato chiaro se il colore del fumo fosse bianco (elezione) o nero (scrutinio a vuoto).

I cardinali, dopo la pausa pranzo, sono tornati nella Cappella Sistina. Se eleggessero il Papa al primo scrutinio pomeridiano, ci sarebbe una fumata bianca prevedibilmente a partire dalle 17. Se invece non eleggessero il Papa, niente fumata. Il secondo scrutinio del pomeriggio, invece, verrà comunicato comunque con una fumata, prevedibilmente a partire dalle 18:15, sia nel caso di elezione (bianca) che nel caso di scrutinio a vuoto (fumata nera). Si tratterebbe del quarto e quinto scrutinio del Conclave.

COSA ACCADRA'. "Direi che è una buona ipotesi". Così il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, rispondendo in un briefing con la stampa a chi domandava se la messa di inaugurazione del Pontificato potrebbe svolgersi il 19 marzo, giorno di San Giuseppe. Su Joseph Ratzinger, Lombardi ha detto che non pensa sarà presente alla messa di inaugurazione. E sulle Femen che hanno protestato ieri a seno nudo a San Pietro, "spero non prendano il raffreddore".

LA PROTESTA DELLE FEMEN - VIDEO

SCANDALO PEDOFILIA. In merito alle accuse rivolte dall'associazione di vittime dei pedofili, in particolare al cardinale statunitense Roger Mahony, contestato da alcuni gruppi di fedeli per la sua partecipazione al Conclave, il portavoce vaticano ha dichiarato: "Sappiamo come lo Snap (Survivors Network of those Abused by priests, ndr.) agisce da diversi anni, il modo in cui fa le sue accuse e il modo in cui cerca di dare eco alle sue accuse. In questo senso, nessuno di noi è stupito che abbia cercato di profittare di questi giorni per ripeterle e darvi maggiore eco".

TUTTO SULLO SCANDALO PEDOFILIA

CASO MAHONY. "Sono tutte questioni molto conosciute, lungamente riflettute, sulle quali anche il card. Mahony, per il caso specifico, e altri chiamati in causa dallo Snap hanno dato le loro risposte e spiegazioni", ha detto il gesuita. "Siamo convinti che ci siano motivi ottimi per cui questi cardinali sono da ritenere persone che dobbiamo stimare e hanno tutto il diritto di essere in Conclave non ci riteniamo messi a disagio o sotto pressione da considerazioni fatte dallo Snap, a mio avviso molto segnate da pregiudizi negativi".

FUMATE. "Nessuno di noi - ha spiegato Lombardi - si aspettava ieri sera una fumata bianca, e anche la gente in piazza è andata via tranquilla, non delusa". Il terzo scrutinio senza l'elezione del Papa, è "da considerare normale".

Il gesuita ha ricordato che il secolo scorso "solo il Conclave di Pio XII a inizio della Guerra mondiale aveva dato un risultato positivo al terzo scrutinio. Tutti gli altri sono andati più avanti, ed è dunque normale, non è segno di nessuna particolare divisione del collegio".

"Ieri sera c'era moltissima gente ad attendere" l'elezione del Papa in piazza San Pietro, "più di quanto io stesso mi sarei aspettato" ha aggiunto Lombardi e "anche stamattina erano tantissimi. Questo significa che la città di Roma, i suoi cittadini abituali e chi è venuto appositamente, amano il Papa, vogliono bene al Papa, lo accolgono da qualunque parte del mondo provenga".

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