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Giovedì, 18 Aprile 2024
Costa Concordia

Concordia, lo sfogo del comandante De Falco: "Pronto a lasciare"

Dopo la "sostituzione con destituzione" l'uomo che per mesi tutta Italia ha acclamato come eroe è sul punto di arrendersi: "Questo trasferimento è una vera vessazione, il mio nuovo lavoro è inutile"

Poche, pochissime parole. Di tanta, tantissima rabbia. Per mesi tutta Italia ha celebrato il comandante Gregorio De Falco, l'uomo del "vada a bordo, cazzo" rivolto al capitano Francesco Schettino, come un eroe. Tutta Italia ma non la capitaneria di Livorno che lo ha "avvicendato". E così, nel corso di una audizione al Senato in commissione lavori pubblici, il comandante si è sfogato. 

Questo trasferimento è il punto d'arrivo di un percorso che assume la connotazione di vessazione. Questo non è un avvicendamento, è una sostituzione con destituzione. 

PRONTO A LASCIARE - Quindi il comandante Gregorio De Falco ha tenuto a precisare che nel nuovo incarico il suo apporto "non ha più alcuna valenza". Durissima, poi, la risposta alla domanda se lascerà le Capitanerie: "Valuto qualunque ipotesi - ha risposto - al momento è astratta ma può trovare concretezza nel momento in cui questo lavoro per me non dovesse avere più alcun significato".

MOBBING - Il capitano parla del trasferimento come l'ultimo atto di una pratica di "mobbing" nei suoi confronti. "Ecco alcuni dei comportamenti che ho rilevato - elenca - non mi hanno mai invitato a cerimonie o briefing, io sono l'unico per il quale vige una regola: posso parlare al mio superiore solo accompagnato. La capitaneria è stata invitata in giro per il mondo a parlare del Concordia, mai hanno mandato me. E anche quando i norvegesi sono venuti a Livorno hanno fatto parlare qualcun altro".

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