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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Varese

Ragazzino seviziato in garage, 4 anni ai bulli: prima condanna per tortura in Italia

Si tratta della prima sentenza di condanna in Italia per il reato di tortura. I fatti

Quattro minorenni sono stati condannati per aver segregato e picchiato un coetaneo in un garage di Varese nel novembre 2018. Tre di loro sono stati condannati a 4 anni di reclusione e 1.200 euro di multa, il quarto a 4 anni e 6 mesi di reclusione e 1.500 euro di multa. Una condanna “equa” e “giusta” per i “gravi fatti accaduti”. Così l’avvocato Augusto Basilico, legale della vittima, ha commentato all’Adnkronos la condanna per tortura emessa ieri dal Tribunale per i minorenni di Milano.

“Quando vengono condannati dei minorenni non ci sono mai dei vincitori”, ha commentato il legale. “Tuttavia, per i fatti gravi accaduti, si tratta di una condanna equa, giusta. Ciò che mi sorprende positivamente è la velocità con cui la giustizia minorile ha affrontato e risolto il caso, è un fatto positivamente anomalo per l’Italia - ha aggiunto l’avvocato -. Non è mai giusto lasciar passare troppo tempo dai fatti”.

La prima condanna in Italia per il reato di tortura

Si tratta della prima sentenza di condanna in Italia per il reato di tortura. “A causa dei meccanismi del processo minorile, senza questo reato le pene sarebbero state molto più lievi, anche dimezzate, intorno ai due anni. E questo nonostante ci fossero altre accuse gravi”, ha detto il legale. “La vittima? Più tempo passa dai fatti meglio sta, il tempo è la migliore medicina - ha spiegato -. Anche se non ha partecipato personalmente al processo rivivere l’accaduto gli ha fatto male, gli ha causato uno stato d’ansia abbastanza intenso. I genitori? Oggi sono tranquilli, sereni. Non hanno mai cercato vendetta, però volevano che venisse riconosciuto il grave torto subito dal figlio”.

Tortura, via libera della Camera alla nuova legge: ora in Italia è reato

La legge che ha introdotto in Italia il reato di tortura risale a poco più di un anno fa e, come dichiarato dal procuratore del Tribunale per i minorenni di Milano Ciro Cascone, "la cronaca giudiziaria ha registrato finora due sue applicazioni", accomunate dal fatto di "essere intervenute nell'ambito di rapporti orizzontali" su soggetti non ancora maggiorenni. La prima, prosegue il procuratore, "è l'ordinanza del 23 novembre 2018 del Gip del Tribunale per i minorenni di Milano" che ha portato all'arresto dei quattro giovanissimi, "e per la quale ieri il Gup ha emesso sentenza di condanna".

La seconda, ha aggiunto Cascone, "riguarda i fatti avvenuti in provincia di Taranto", cioè i sei minorenni accusati, in concorso con altri due maggiorenni, "indiziati dei delitti di tortura aggravata, danneggiamento aggravato, violazione di domicilio e sequestro di persona", nei confronti di un uomo di 66 anni "individuato quale 'bersaglio' per le sue condizioni di minorata difesa, in quanto solo ed affetto da disturbi psichici", e poi poi deceduto in ospedale.

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