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Sabato, 20 Aprile 2024
VIOLENZA SULLE DONNE

Roma, massacrò di botte Chiara: condannato a venti anni

Maurizio Falcioni, il trentacinquenne romano che ha massacrato di botte e mandato in coma la fidanzata diciannovenne, è stato condannato a venti anni. Il padre di Chiara: "Ora posso pensare solo a lei"

ROMA - La giornata più lunga è finita poco dopo le quattordici di venerdì pomeriggio, quando un giudice ha stabilito che "quell'essere" - come l'aveva definito papà Maurizio - è colpevole. E' stato condannato a venti anni di reclusione Maurizio Falcioni, il trentacinquenne romano arrestato a febbraio dopo aver massacrato di botte e mandato in coma la fidanzata diciannovenne, Chiara Insidioso Monda. L'uomo è stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio e maltrattamenti al termine di un processo che si è svolto, su richiesta dei legali dell'imputato, con il rito abbreviato. 

La sentenza è stata accolta da un lungo applauso dei parenti e amici di Chiara presenti in aula. Il gup Giacomo Ebner ha riconosciuto l'aggravante della continuazione nel reato di tentato omicidio e maltrattamenti. Lo scorso tre febbraio Falcioni aveva colpito con calci e pugni la fidanzata al termine dell'ennesima lite. "L'ha trasformata in un vegetale", dissero di Chiara i medici. Qualche giorno fa, dopo tre interventi e undici mesi di coma, la diciannovenne ha cominciato una lenta fase di risveglio, dando un piccolo sorriso a papà Maurizio che da quel tre febbraio non ha mai smesso di lottare per la vita di sua figlia e perché la sua bimba avesse giustizia. 

"Oggi è stata ripagata la fiducia che avevo nella giustizia - ha commentato il padre della vittima subito dopo la sentenza - Adesso posso pensare solo a Chiara, a mia figlia". Era stato lo stesso Maurizio, giovedì, il giorno prima della sentenza tanto attesa, a pubblicare sul proprio profilo Facebook la foto di sua figlia subito dopo le botte. Una decisione sicuramente sofferta, ma necessaria - secondo Maurizio Insidioso - per ribadire tutto il suo dissenso per la possibilità offerta all'imputato di ottenere uno sconto di pena grazie al rito abbreviato. 

"Ho aspettato tanto tempo per fare vedere la sua faccia, ma visto che ora mancano poche ore dalla sentenza su quell’essere - aveva scritto - voglio pubblicare la foto di come è stata ridotta Chiara... solo per ricordare che la vittima sarà per sempre lei... e soprattutto che lei non avrà possibilità di scegliere il modo in cui guarire.... mentre lui ha possibilità su possibilità grazie alle nostre leggi che difendono questi esseri senza dignità!!!". 

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