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Sabato, 20 Aprile 2024
Calcioscommesse

Conte furioso: "Giudici tifosi ce l'hanno con me"

Conferenza stampa dell'allenatore della Juventus dopo la conferma della squalifica di 10 mesi in appello. "Assurdo e vergognoso ciò che mi è successo, mai fatto una scommessa in vita mia"

VINOVO (TORINO) - Dopo la sentenza sul calcioscommesse e la conferma della squalifica di 10 mesi in appello, l'allenatore Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa a Vinovo. Con lui, il suo vice Angelo Alessio e gli avvocati Giulia Bongiorno, Antonio De Rensis e Luigi Chiappero.

L'ATTACCO AI GIUDICI - Conte ha voluto raccontare la sua verità. Con amarezza e rabbia. "Questa è una vicenda assurda - si sfoga Conte - e io sono sempre stato corretto in campo e fuori. C’è un giudice che parla di me, dice cose inopportune, forse da tifoso. Ha qualcosa di personale con me". "Mi sono sempre comportato in maniera corretta - continua l'attuale tecnico bianconero - nonostante il dolore e la consapevolezza di essere stato oggetto di palesi ingiustizie e di aver subito accuse infamanti. Per un uomo come me questa è un'infamia, è tutto assurdo"

IL PENTITO CAROBBIO - E Carobbio, il 'grande accusatore', il pentito che con le sue dichiarazioni ha portato alla squalifica dell'allenatore? "C'è la procura di Cremona - dice Conte - che definisce il signor Carobbio un bugiardo. Eppure per la procura federale Carobbio, anzi 'Pippo' perché è ormai pappa e ciccia con i giudici, è altamente credibile. Io non ho mai scommesso in vita mia. Il signor Carobbio, invece, da tre anni si vende le partite, i compagni e la famiglia. Eppure il signor Conte è poco credibile: e io, a differenza di chi si vende le partite, sono sempre stato onesto".

"DA SETTE MESI INFAMATO SUI GIORNALI" - "Per Novara-Siena sono da sette mesi sui giornali e sulle tv, da 7 mesi la mia faccia viene accostata al calcioscommesse e io non ho mai scommesso in vita mia. Da 7 mesi sento parlare di questa famosa riunione tecnica dove parlo ai miei giocatori e rassicuro tutti. La riunione tecnica è qualcosa di sacro, prima della partita si parla di tecnica, tattica, mostriamo immagini su come fare male e non farci male, poi un discorso motivazionale e io dopo tutto questo dico ai miei ragazzi, tanto questa partita si pareggia. Sono accuse infamanti", conclude il tecnico.

Infine, l'appello ai calciatori e ai colleghi allenatori: "Oggi è successo a me, domani può accadere a voi. Non mettete la testa sotto la sabbia, aprite gli occhi perché può succedere a tutti".

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