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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Italia

Caso Consip, falsi i verbali su Tiziano Renzi: indagato sottufficiale dei Carabinieri

Non ci sono prove dell'incontro fra Tiziano Renzi e il noto imprenditore A.R. al contrario di quanto sostenuto nell'informativa trasmessa alla Procura che indaga su presunti appalti truccati. La trascrizione di una intercettazione sarebbe stata falsificata

ROMA - Il sottufficiale Gianpaolo Scarfato del Noe, il Nucleo operativo ecologico dei Carabinieri, è indagato per falso perché avrebbe manipolato gli atti dell'inchiesta Consip. Scarfato è stato convocato in Procura e si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Il sottufficiale avrebbe attribuito ad A.R., al momento in prigione per corruzione di un funzionario Consip, la frase "Renzi, l'ultima volta che l'ho incontrato" riferita a Tiziano Renzi. L'analisi dei nastri della conversazione ambientale intercettata nel dicembre scorso negli uffici della R. Gestioni disposta dal procuratore Pignatone e dal sostituto Palazzi ha rivelato che in reraltà quella frase era stata pronunciata dall'ex parlamentare Italo Bocchino.

Dal che si deduce che non vi sarebbero prove di un incontro fra Tiziano Renzi e A.R. al contrario di quanto sostenuto nell'informativa trasmessa ai pm.

L'incontro tra Alfredo Romeo e Tiziano Renzi, se non era la prova cardine di tutta l'inchiesta, era considerato sicuramente un indizio molto significativo. Non solo, il capitano Scarfato avrebbe anche riferito il falso in merito alla presenza di soggetti ritenuti appartenenti ai servizi segreti che avrebbero controllato i militari del Noe mentre erano impegnati nel recupero dei 'pizzini' di A.R. dalla spazzatura da cui poi risultano indicati i nomi di presunti beneficiari di tangenti: ebbene, il soggetto notato dai carabinieri e sospettato di essere uno 007, era un cittadino che abitava in quella strada ma la sua identità era stata omessa alla magistratura.

Insomma, per la Procura, che il 4 marzo scorso dopo l'ennesima fuga di notizie ha deciso di revocare la delega al Noe e di affidarla ai carabinieri del Comando Provinciale di Roma, si tratta di un grave depistaggio. Non a caso, l'indagine Consip è ripartita da zero e tutti gli atti fin qui compiuti sono sottoposti a ulteriore verifica e rilettura. 

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