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Venerdì, 29 Marzo 2024
Incidenti aerei

Germanwings, l'atroce profezia di Lubitz: "Tutto il mondo conoscerà il mio nome"

La sua ex fidanzata rivela: si svegliava in preda ad incubi urlando: "Stiamo precipitando"

Andreas Lubitz, il copilota della Germanwings sospettato di avere deliberatamente provocato lo schianto dell'Airbus 320 sulle Alpi francesi, voleva che "tutto il mondo conoscesse il (suo) nome".

Lo ha raccontato l'ex fidanzata di Lubitz, Maria W., in un'intervista pubblicata oggi dalla Bild. Il copilota - ha raccontato la donna, una hostess di 26 anni - le aveva confessato in passato che "un giorno" avrebbe fatto "qualcosa per cambiare tutto il sistema": "tutto il mondo conoscerà il mio nome e lo ricorderà", aveva detto.

"Sto pianificando un'azione atroce che sarà ricordata per sempre", avrebbe detto Lubitz alla sua ex. Secondo il racconto della donna, Lubitz si sarebbe anche svegliato in preda ad incubi, urlando in piena notte: "Stiamo precipitando". 

"Si arrabbiava parlando di lavoro: 'Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione'', dice ancora la sua ex, come riporta il Daily Mail. La ragazza ricorda come l'allora fidanzato urlasse nel sonno, in preda ad incubi che riguardavano il suo lavoro: "Quando ho sentito la notizia del disastro aereo - prosegue - quelle frasi mi sono sembrate una profezia. Non ho mai saputo cosa Lubitz volesse dire quando affermava che con il suo gesto sarebbe passato alla storia. Ora l'ho capito". 

"Se ha fatto questo", ha sottolineato ancora l'ex fidanzata di Lubitz, "è perché ha capito che a causa dei suoi problemi di salute, il suo grande sogno di un lavoro in Lufthansa, come capitano e come pilota di lungo raggio era praticamente impossibile".

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