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Giovedì, 25 Aprile 2024
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"La corruzione è peggio della camorra"

Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone lancia l'allarme: "La corruzione è peggio della camorra, perché la società tende a sottovalutarla. Il corrotto viene visto come un furbo capace di aggirare gli ostacoli, non come un bandito. Serve uno scatto culturale"

"La corruzione è peggio della camorra, perché la società tende a sottovalutarla. Il corrotto viene visto come un furbo capace di aggirare gli ostacoli, non come un bandito. Serve uno scatto culturale. Il salto di qualità, nella lotta alle mafie, c'è stato quando è passata l'idea che 'mafia uguale male'. Per la corruzione questo salto non è ancora avvenuto". Lo ha detto il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone in un'intervista al settimanale "Oggi" in edicola in queste ore.

"Anche la corruzione uccide - ha aggiunto Cantone - in modo meno visibile, ma forse più 'vasto'. Uccide l'economia, la concorrenza, gli investimenti. Uccide il futuro dei ragazzi, che infatti fuggono all'estero. Si può sconfiggere con un mix complesso di prevenzione, trasparenza e repressione. I fatti corruttivi devono essere puniti in modo rigoroso. Io non sono un 'amante' del carcere. Credo - ha continuato - che la vera punizione, per i corrotti, non sia la prigione, ma la confisca degli utili e soprattutto l'espulsione dal mondo sociale che conta: l'impossibilità di continuare a fare il pubblico amministratore o a fare l'imprenditore. Quanto meno per un certo tempo. Non credo che la stima di 60 miliardi l'anno bruciati dalla corruzione sia un numero credibile, ma essa ha un livello di pervasività amplissimo. Se riusciamo a ridurla, l'economia riparte, e senza le temutissime stangatine di cui si sente parlare in questi giorni".

Secondo Cantone "individuare tutti gli episodi delinquenziali è impossibile. In materia di corruzione ancora di più, perché è un reato in cui nessuna delle due parti ha interesse a far emergere il fatto corruttivo. Il corrotto ha ottenuto soldi o altro, il corruttore un vantaggio". "Ci vorrebbero strumenti rivoluzionari. Io auspico di poter introdurre in questo ambito un istituto che si è utilizzato per lo spaccio di droga: l'agente provocatore. Lo usano in alcuni Stati di elevatissima democrazia, perché noi non dovremmo?", ha concluso.

"La responsabilità civile dei magistrati? Nel 1987, al referendum, votai no. Ora sono favorevolissimo". Così il presidente dell`Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone. Per Cantone "il magistrato deve essere civilmente responsabile. Il problema è individuare modi di responsabilità civile che non facciano danni ai cittadini. Che non rappresentino un`intimidazione del giudice e ne paralizzino il lavoro. Se domani io sto facendo una richiesta di commissariamento e qualcuno mi spara una richiesta di risarcimento di 50 milioni di euro, come faccio ad andare avanti?", ha concluso.

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