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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'ANALISI

"Cosa ci ha insegnato Expo? Niente"

Sui temi che sono stati trattati all'Esposizione universale gli italiani non hanno maggiori consapevolezze di prima. A evidenziarlo l'indagine dell'ong Mani Tese, presentata e realizzata proprio a Milano

Expo voleva nutrire il pianeta e creare consapevolezza su tematiche fondamentali: diritto e accesso al cibo, sovranità alimentare, agromafie, sostenibilità del cibo. Ma quanto hanno imparato gli italiani dall'Esposizione universale? Poco, molto poco, praticamente quasi niente: un dato che emerge da un'indagine realizzata dall'ong Mani Tese e presentata a proprio a Milano. 

L'ANALISI - Per un intervistato su tre Expo2015 è stata praticamente una grande fiera promozionale che ha soprattutto coinvolto le aziende. E dopo il grande evento la metà degli intervistati ammette di sapere molto poco di fame nel mondo: il 39% pensa che a soffrirne siano tra 1,6 e 3 miliardi e una persona su cinque non sa nemmeno indicarne un valore approssimativo. 

VIDEO - COSA HAI IMPARATO DA EXPO?
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Video di Mani Tese

L'analisi è stata realizzata insieme ad AstraRicerche e ha provato a comprendere come sia cambiara la percezione degli italiani su questo tema e quindi se il lavoro di "sensibilizzazione" del grande evento abbia avuto effetto. Ma sembra proprio che sia cambiato ben poco: a proposito delle cause della fame e della malnutrizione, il 57,1% pensa che la Terra sia in grado di nutrirci tutti e per l’82,7% il problema sta nel modello economico, che favorisce una parte del mondo rispetto ad altre. 

Quali sono allora i metodi, le soluzioni per poter "nutrire il Pianeta"? Il 63% dice di evitare gli sprechi alimentari, uno su tre circa fa scelte elettorali specifiche e il 28% cambia acquisti alimentari. Solo il 10% pensa che sia necessario fare pressione sui rappresentanti politici.

Insomma l'aspetto percepito dalla popolazione rispetto al grande evento riguarda il suo appeal commerciale: per la maggior parte degli intervistati Expo è stata una grande fiera promozionale di prodotti, marche e aziende. Solo il 14% crede che sia stato un effettivo momento di riflessione su diritto e accessibilità al cibo. 

L'indagine è stata condotta su un campione di oltre mille intervistati nel mese di dicembre 2015 a Milano, dopo la chiusura delle porte di Expo: "Mancava un sondaggio che valutasse Expo 2015 come grande evento di educazione dei cittadini. Ci siamo permessi di farlo noi di Mani Tese, ponendo delle domande che finora non erano state fatte e offrendo così un’altra lettura del grande evento", ha spiegato Valerio Bini, presidente di Mani Tese. 
 

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