rotate-mobile
Martedì, 19 Marzo 2024
Costa Concordia

Due anni e cento milioni di euro per "cancellare" la Concordia

Iniziano oggi le operazioni propedeutiche allo smantellamento del relitto, arrivato domenica nel porto di Genova. Numeri monstre per il progetto: ventidue mesi di lavoro e cento milioni di spese

ROMA - Il bagno di folla, le foto, l'ultimo viaggio, il premier Matteo Renzi sulla banchina. Tutte immagini di ieri, del passato. Tutte immagini che difficilmente si rivedranno ancora. Perché per la Costa Concordia, approdata domenica nel porto di Genova, è finito il momento delle passerelle ed è arrivato ora il momento del lavoro duro. 

Sono iniziate, infatti, nel porto ligure, le operazioni propedeutiche allo smantellamento del relitto, come la sistemazione delle panne antisversamenti e la realizzazione delle passerelle per i collegamenti con la banchina. La Capitaneria di porto si occuperà della sistemazione delle panne della nave in profondità per evitare eventuali sversamenti. Si dovranno poi realizzare i collegamenti con la banchina con passerelle pedonali a quelle più ampie per i materiali. 

Le fasi di demolizioni e riciclo di quel che rimane della Costa Concordia dopo il naufragio del 13 gennaio 2012 sono gestite dal consorzio Saipem e San Giorgio del Porto, che sarà al lavoro, da programma, per quasi due anni sul relitto - 22 mesi -, con un progetto che vale, secondo quanto vociferato, circa cento milioni di milioni di euro. 

Intanto nelle prossime ore, si inizierà anche a valutare come procedere per le ricerche del corpo dell'ultimo disperso. I vigili del fuoco e i sommozzatori indicheranno le zone in cui sono state già effettuate le ricerche per fare una ricognizione mirata. E per chiudere per sempre una pagina nera della storia d'Italia. 

Concordia a Genova ® Infophoto

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Due anni e cento milioni di euro per "cancellare" la Concordia

Today è in caricamento