Sentenza per l'amianto all'Olivetti: condannati De Benedetti e l'ex ministro Passera
Omicidio colposo e lesioni i reati contestati all'imprenditore. Il pm: "Queste morti si potevano evitare"
TORINO - Cinque anni e due mesi a Carlo e Franco De Benedetti, un anno e undici mesi a Corrado Passera: sono le tre condanne più importanti inflitte del Tribunale di Ivrea nel processo su dodici casi di morte fra ex operai per mesotelioma pleurico e altri di malattia per sospetta esposizione all’amianto negli stabilimenti della Olivetti della città piemontese.
L'accusa, per loro e per altri dieci imputati, tutti condannati, è di omicidio colposo e lesioni colpose plurime. "Sono stupito e molto amareggiato per la decisione del Tribunale di Ivrea di accogliere le richieste manifestamente infondate dell'accusa. Sono stato condannato per reati che non ho commesso", ha commentato De Benedetti annunciando che presenterà ricorso in appello e spiegando di essere "fiducioso della totale estraneità rispetto ad accuse tanto infamanti quanto del tutto inconsistenti".
Condannati anche Renzo Alzati a un anno e undici mesi, Giuseppe Calogero a due anni e due mesi, Filippo De Monte a un anno e otto mesi, Roberto Frattini a un anno e otto mesi, Luigi Grandi a quattro anni e due mesi, Manlio Marini a quattro anni e otto mesi, Anacleto Parziali a un anno di reclusione, Luigi Pistelli a un anno e otto mesi e Pierangelo Tarizzo a un anno e undici mesi. Quattro assoluzioni: Camillo Olivetti, Roberto Colaninno, Silvio Preve e Onofrio Bono.
La sentenza è stata pronunciata dal presidente del collegio, Elena Stoppini. I pm Laura Longo e Francesca Traverso avevano chiesto rispettivamente sei anni e otto mesi e sei anni e quattro mesi per i due imprenditori e tre anni e otto mesi per l’ex ministro Passera. Per Colannino, invece, era stata chiesta l'assoluzione. Tra 90 giorni verranno depositate le motivazioni.
