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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Torino

"Prodotti congelati non segnalati", Nas nel bistrot di Cannavacciuolo: multa e due denunce

Lo chef si difende: "Da noi tutto in regola"

Asl e carabinieri del Nas hanno avviato una serie di controlli a campione nei ristoranti più esclusivi di Torino, tra cui il Cannavacciuolo Bistrot, aperto pochi mesi fa in zona Gran Madre dal popolare giudice di Masterchef. Secondo quanto riporta La Stampa, gli ispettori all'opera del bistrot avrebbero rilevato irregolarità.

"Pesce, pasta, dolci e ortaggi, tutti sottoposti al processo di 'abbattimento - scrive il quotidiano torinese - E cosa ci sarebbe di male? Di per sé nulla, non fosse altro che sui menù destinati ai clienti, accanto ai piatti proposti, mancava l’indicazione degli alimenti congelati". 

I controlli nel bistrot di Cannavacciuolo

E' scattata quindi una doppia denuncia a piede libero per frode in commercio per il direttore della ristorazione del bistot, Giuseppe Savoia, e per la moglie dello chef Cannavacciuolo, Cinzia Primatesta, responsabile della società Ca.Pri., a cui è legata la catena di ristoranti, compreso quello di Torino. Decisa anche una multa di 1.500 euro.

La replica dello chef Cannavacciuolo

Intervistato in merito da La Stampa, lo chef ha parlato di "applicazione troppo rigida delle regole" e ha respinto le accuse. "Ma quale frode? Per me significa fregare i clienti. E né io, né mia moglie, né il nostro staff lo ha fatto, lo fa o lo farà mai", ha detto. "Si parla tanto delle difficoltà che gli imprenditori sopportano per lavorare in Italia, in qualsiasi settore. Ecco: storie come questa fanno venire voglia di andarsene da un’altra parte".

"Prodotti come il pesce devono essere abbattuti per legge. Procedimento che era correttamente indicato, ma soltanto al fondo della carta. Certo: abbiamo sbagliato, c’è poco da discutere. Ma non l’abbiamo certo fatto in malafede. D’ora in avanti un asterisco lo indicherà accanto ad ogni piatto. Fine della storia", ha spiegato Cannavacciuolo. Per quanto riguarda la pasta congelata, ecco la spiegazione dello chef: "Quella che finisce in tavola è sempre fresca, ci mancherebbe. Può succedere, però, che ne avanzi un po’. E allora viene congelata, ma esclusivamente per uso personale e non per essere proposta successivamente ai clienti. Insomma, il cibo buono non si butta. Ma quella roba, lo ripeto, ce la mangiavamo noi e nessun’altro". I controlli hanno rilevato anche materie prime non tracciatem ma lo chef ha replicato: "Non sono state riscritte le schede dei singoli fornitori sui registri del ristorante. Evidentemente negli ultimi tre giorni nessuno aveva avuto ancora il tempo"

Sì alle regole, ribadisce Cannavacciuolo (" il cliente deve sedersi a tavola tranquillo di non trovare sorprese. In cucina e nelle sale non ci devono essere lavoratori in nero eccetera"), ma "se c’è un menù che non è scritto nel modo giusto, forse potrebbe bastare un avvertimento. Magari con una bella pacca sulla spalla e un 'non lo fare più'. È da un anno che tutti i nostri locali sono controllati dall’Asl, dai carabinieri. Tutti gli ispettori hanno sempre trovato cucine perfette e dipendenti in regola. E, francamente, sui nostri pavimenti si potrebbe pure mangiare".

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