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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Emilia

"Impiegare i detenuti nella ricostruzione"

La proposta del ministro della Giustizia Severino: "Coinvolgiamo i carcerati non pericolosi nei lavori di ripresa". Ancora scosse nella notte. Più di 200 scuole lesionate

Il ministro della Giustizia Paola Severino propone di coinvolgere i detenuti delle carceri dell'Emilia Romagna nell'opera di ricostruzione delle zone martoriate dal terremoto.

"Nei territori colpiti dal terremoto - ha proposto il ministro in visita ieri al carcere della Dozza a Bologna - potrebbe essere impiegata una parte di detenuti nelle carceri, quelli 'non pericolosi' per lavorare alla ricostruzione delle città colpite".

"Ho sempre pensato che il lavoro fosse il vero modo per spingere il detenuto alla socializzazione - ha spiegato Severino  - in momenti come questo del terremoto che impongono interventi tempestivi e immediati, si potrebbe vedere anche una parte della popolazione carceraria tra i protagonisti di una esemplare ripresa".

PORTE APERTE NELLE CARCERI - Secondo l'idea del ministro, potrebbero entrare a far parte di questo progetto le persone "già in regime di semilibertà o quelli non pericolosi". Severino ha precisato che, per evitare di aggiungere "angoscia su angoscia" ai detenuti delle carceri emiliane, già da giorni "tutte le porte delle celle rimangono aperte giorno e notte".

LA SITUAZIONE DELLE SCUOLE - Sul fronte dei danni provocati dal sisma, è drammatico il bilancio degli istituti scolastici che necessitano di interventi di messa in sicurezza o rifacimento. Sono almeno 219 in Emilia-Romagna le scuole statali lesionate dal sisma che ha colpito e sta ancora colpendo la regione: di queste, 121 sono state danneggiate totalmente mentre 94 sono parzialmente inagibili. A queste si devono aggiungere 50 scuole paritarie dell'infanzia in cui si sono già accertati danni e altre 52 in cui le verifiche sono ancora in corso. Complessivamente sono circa 50mila gli studenti coinvolti. A fare il bilancio è la regione che spiega che sono state danneggiate anche alcune sedi universitarie, soprattutto a Ferrara, dove sono stati evacuati 4 studentati. Inagibili anche 5 centri di formazione professionale.

ANCORA SCOSSE - Stanotte la terra ha tremato ancora in Emilia: 15 scosse di assestamento dalla mezzanotte alle sette di questa mattina, con magnitudo compresa fra 2 e 3 gradi della scala Richter. La più forte, secondo le rilevazioni dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, è sata registrata alle 23.59 con magnitudo 3 ed epicentro a San Giovanni del Dosso, in provincia di Mantova.




 

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