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Sabato, 20 Aprile 2024
Disabili

"Presidente ci aiuti, siamo stanchi di prese in giro": l'appello dei disabili a Mattarella

Il pasticciaccio dei fondi destinati ai disabili gravissimi in Sicilia. Per il governatore Crocetta i soldi ci sono, ma i malati non si fidano: "Se siamo una priorità lo Stato ce lo dimostri". Il comitato 16 novembre: "Spesso il denaro non arriva a destinazione, serve un'autorità di controllo"

Su Facebook Rosario Crocetta ostenta sicurezza ma nei fatti quello che sembrava un refolo di vento si sta trasformando in una vera e propria buriana. Parliamo dei fondi per l’assistenza ai disabili gravi, soldi che sia il governo che la Regione hanno più volte promesso ma che, a quanto pare, continuano a mancare all’appello. E ormai tra i disabili e il governatore è scontro aperto. "Presidente Mattarella ci aiuti, siamo stanchi e vessati": è l’appello postato oggi un gruppo di disabili e genitori stanchi di vivere in una Regione che non garantisce l’assistenza ai più deboli. "Dobbiamo quotidianamente lottare contro delle istituzioni sorde e insensibili al limite della quotidianità", dicono ad esempio Federico e Debora, genitori di un bimbo autistico.

"Ogni giorno devo tornare a scuola per imboccare mio figlio durante la ricreazione", racconta Annarita, madre di un bimbo con disabilità “e non c'è nessuno che lo possa aiutare in caso di un attacco di crisi epilettica". "Le istituzioni continuano a prenderci in giro con tavoli tecnici e cabine di regia" quando dovrebbero solo applicare la legge. "Siamo stanchi - il mantra che si ripete più volte nell'appello - Se siamo una priorità lo Stato ce lo dimostri". (In basso il video)

Ma come stanno davvero le cose? Ieri il presidente Crocetta ha provato a fare chiarezza snocciolando un po’ di cifre, ma le cose a palazzo d’Orleans sembrano tutt’altro che chiare. Secondo Crocetta il fondo stanziato dalla Regione Sicilia per i disabili gravissimi è di 36 milioni di euro", a cui vanno aggiunti 13 milioni di euro del fondo nazionale e ben 81 milioni di non meglio specificati "fondi nuovi della salute". Del resto lo stesso Crocetta pochi giorni fa ha dipinto la Regione Sicilia come il "modello di assistenza più avanzato rispetto alle regioni italiane considerate all’avanguardia".

Roma, presidio dei disabili davanti al Mef

"La vera difficoltà che impedisce di partire subito oggi", scrive il governatore, "è creata dalla differenza di opinioni fra le associazioni sulle modalità di utilizzo del nuovo fondo per i gravissimi di circa 49 milioni di euro, che alcuni vorrebbero destinare all'assistenza indiretta tramite il sistema delle cooperative, ed altri direttamente mediante trasferimenti monetari alle persone con disabilità o alle loro famiglie, sulla base di progetti personalizzati individuali". Insomma, tutta colpa delle associazioni che non sanno come spendere i soldi.

E poi ci sono le polemiche sul reale numero dei disabili gravissimi: secondo i dati degli enti locali è di 3600 mentre da una prima verifica dell'ASP non sarebbe superiore a 2400. "In Emilia-Romagna - scrive Crocetta - il rapporto gravissimi/popolazione è di 3 ogni 10.000 abitanti e in Sicilia è di sette ogni 10.000 abitanti".

Manifestazione contro il taglio dei fondi per disabili nelle scuole | Infophoto

Numeri gonfiati, conti che non tornano: un pasticciaccio da cui la Regione non sa come uscire: "Il vero problema - ci racconta Mariangela Lamanna, vicepresidente del comitato 16 novembre - è che in Sicilia chi dovrebbe fare il censimento dei disabili gravissimi non è in grado di farlo". E c’è di più: "I soldi molto spesso non arrivano a destinazione: per questo abbiamo proposto al ministero di creare una cabina di monitoraggio che possa controllare che fine fanno i fondi stanziati". Sul proprio sito il comitato lancia un’accusa precisa secondo cui il 40% dei soldi destinati ai disabili gravissimi in Sicilia è destinato totalmente all’assistenza diretta (tramite cooperative per intenderci), mentre alle famiglie dei malati "vengono date le briciole". 

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