La Camera dice sì al divorzio breve: è la prima riforma "tripartisan"
Solo trenta voti contrari. La proposta di legge ora passa al Senato. Ok "tripartisan": sì anche dal Movimento 5 Stelle
ROMA - Basteranno dodici mesi di separazione giudiziale o addirittura sei mesi di consensuale, indipendentemente dalla presenza o meno di figli, per far calare definitivamente il sipario su un matrimonio. C'è il primo via libera della Camera al "divorzio breve": sono stati 381 i sì, 30 i contrari e 14 le astensioni.
L'approvazione di questa importante riforma nel diritto di famiglia è stata salutata da un applauso in diversi settori dell'aula di Montecitorio. La riforma passa ora al Senato per l'approvazione definitiva.
E' la prima riforma "tripartisan" della legislatura: i deputati M5S l'hanno votata insieme a Pd, Forza Italia, Scelta civica, Sel e Fratelli d'Italia, mentre la Lega ha lasciato ai suoi deputati libertà di coscienza. Contro si sono dichiatati i deputati dei Popolari per l'Italia-Udc.
Fra i contrari a titolo personale anche l'ex sottosegretario Ncd alla Famiglia Eugenia Roccella che in aula ha denunciato "una legge solo ideologica" che favorisce "una famiglia liquida" che "non è la famiglia prevista e tutelata dalla nostra Costituzione e dal nostro ordinamento". A favore invece anche il leghista ex sindaco di Varallo Gianluca Bonanno: "Quando da sindaco sposavo le coppie già regalavo loro una copia delle leggi sul divorzio...", ha messo agli atti della seduta.