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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Omicidio Yara

Yara, la guerra del Dna: Ignoto 1 non è (più) Bossetti?

La procura smentisce se stessa. Il consulente del pm nella sua relazione: "C'è un'anomalia, il Dna mitocondriale non si attribuisce a Bossetti". Poi la precisazione: "Ma il Dna nucleare coincide". L'avvocato del carpentiere di Mapello attacca: "Adesso va scarcerato subito"

ROMA - La "prova regina" vacilla. E gli altri indizi non si sono mai trasformati in prove - come un processo impone - al di fuori di ogni ragionevole dubbio. Si aprono nuovi scenari nell'inchiesta sull'omicidio di Yara Gambirasio, la tredicenne rapita e uccisa il ventisei novembre del 2010 a Brembate e per la cui morte è in cella Massimo Giuseppe Bossetti. 

Ad inchiodare il carpentiere di Mapello, almeno fino alle ultime ore, c'era la traccia di Dna trovata sui leggins della vittima: una traccia, quella di "Ignoto 1", che sembrava corrispondere alla perfezione col profilo genetico del muratore quarantenne. Già, sembrava. Perché a pagina 76 della relazione di Carlo Previderè, il consulente della procura nelle indagini, c'è un passaggio in grado di stravolgere il tutto: "Tale profilo mitocondriale - si legge, secondo quanto riporta il Corriere della Sera - era certamente attribuibile alla vittima e non al soggetto definito Ignoto 1". 

Tradotto: il Dna mitocondriale trovato sul corpo della vittima potrebbe non essere quello di Massimo Giuseppe Bossetti. Una "anomalia" - così l'ha definita lo stesso Carlo Previderè - che per l'avvocato di Bossetti, Giuseppe Salvagni, è un evidente punto a favore della difesa, anche perché i pm hanno sempre poggiato il loro impianto accusatorio sulla corrispondenza tra i due Dna. Un impianto accusatorio che adesso, inevitabilmente, vacilla e rischia di perdersi nella confusione di un risultato inaspettato. 

E' il Corriere della Sera a provare a fare un po' di chiarezza:

Come si spiega questa "anomalia"? È il rompicapo della genetica. Per semplificare. Ogni Dna ha due componenti: quella mitocondriale che indica la linea materna e quella nucleare, formata al 50% dal contributo materno e per l’altro 50% da quello paterno. La prima non è attribuibile a Bossetti, mentre l’altra sì.

Quindi, parte del Dna corrisponde a quello di Bossetti, ma una "seconda parte" no. Il che, evidentemente, getta pesanti dubbi sulle sicurezze di chi indaga. Tanto che l'avvocato Salvagni sarebbe già pronto a presentare una seconda istanza - la prima fu bocciata - per chiedere la scarcerazione del suo assistito. 

"Qui sono stati commessi degli errori — ha attaccato il legale —. Questa che il consulente del pm chiama anomalia va spiegata. Il mitocondriale non è di Bossetti, ma di un altro". E sul fatto che il nucleare non lasci dubbi che "Ignoto 1" è il carpentiere, ha replicato: "Spetta alla Procura spiegare. Quanto meno c’è un ragionevole dubbio". Un dubbio che potrebbe portare a una svolta inaspettata: "Bossetti - ha concluso il suo legale - dovrebbe essere scarcerato subito".

Omicidio e misteri: il giallo di Yara Gambirasio

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