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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Genitori di Renzi, confermati gli arresti domiciliari

La decisione del gip di Firenze. Il loro avvocato aveva chiesto la revoca del provvedimento. L'udienza per discutere il ricorso è stata fissata per mercoledì 6 marzo

Il giudice per le indagini preliminari di Firenze, Angela Fantechi, ha confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli. Il gip così non ha accolto la richiesta di revoca presentata lunedì scorso dall'avvocato Federico Bagattini, difensore della coppia, durante l'interrogatorio di garanzia.

La difesa di Tiziano Renzi e Laura Bovoli, rappresentata dall'avvocato Federico Bagattini, ha fatto ricorso al Tribunale del Riesame di Firenze contro la misura degli arresti domiciliari. L'udienza per discutere il ricorso è stata fissata per mercoledì 6 marzo.

Perché i genitori di Renzi sono ai domiciliari

I genitori dell'ex presidente del Consiglio sono ai domiciliari dal 18 febbraio nell'ambito di un'inchiesta della procura di Firenze sul fallimento di alcune cooperative che li vede indagati per bancarotta fraudolenta e false fatturazioni insieme ad altre tredici persone. Lo scorso 26 febbraio il pm Luca Turco, titolare dell'inchiesta, aveva chiesto la conferma della misura, ritenendo ancora necessaria la misura cautelare. Durante l'interrogatorio di garanzia, il 25 febbraio, i genitori dell'ex presidente del Consiglio avevano respinto le accuse davanti alla giudice.

La revoca degli arresti domiciliari "per la totale insussistenza delle esigenze cautelari" era stata chiesta invece dall'avvocato Bagattini, legale dei genitori dell'ex premier Matteo Renzi. Nel provvedimento con cui il gip ha disposto gli arresti domiciliari per Renzi senior e Laura Bovoli, eseguito lunedì 18 febbraio, si motivano gli arresti domiciliari con "il pericolo di reiterazione del reato".

La giudice del tribunale di Cuneo, Emanuela Dufour, ieri ha rinviato a giudizio Laura Bovoli. La mamma dell'ex premier dovrà rispondere di concorso in bancarotta documentale. La vicenda riguarda i rapporti tra un società della famiglia dell'ex premier e una società cuneese che si occupava di volantinaggio, fallita nel maggio 2014. "Ampiamente previsto, ci difenderemo al dibattimento". Così commenta all'Adnkronos, Federico Bagattini, legale dei genitori di Matteo Renzi. Con la signora Bovoli sono stati rinviati a giudizio altri due imputati.

"Non auguro a nessuno ciò che io e mia moglie stiamo vivendo": parla Tiziano Renzi

"Gli avvocati che ci seguono e che ringrazio ci chiedono di aspettare il processo per difenderci in aula". Lo scrive Tiziano Renzi sul suo profilo Faceboook. "Uso questo post allora per chiarire alcuni punti:

1. La nostra azienda di famiglia - Eventi6 - non ha mai avuto nessun problema con bancarotte o false fatture o lavori in nero. Mai. Chi dice il contrario mente e ne risponderà civilmente e penalmente
2. Le accuse riguardano altre realtà, cooperative, alcune delle quali hanno fatto o rischiano di fare bancarotta. L’accusa ritiene che queste cooperative fossero guidate dall’esterno da noi. Falso. Noi ci siamo sempre preoccupati che chi lavorava con noi facesse un buon servizio ma non siamo mai stati gli amministratori di queste cooperative, nemmeno amministratori di fatto.
3. Ciò che abbiamo amministrato noi non è mai fallito, mai.

[...]

Sto per arrivare ai 70 anni: non pensavo di passare in tribunale la mia vecchiaia ma lo farò a testa alta perché io conosco la verità.
Mi dicono: confessa e ti faranno uscire. Non posso confessare ciò che non ho fatto.
Noi non abbiamo commesso i fatti per i quali siamo privati della libertà. 
Lotteremo con tutte le nostre forze per difendere la dignità e l’onore di due persone che in 35 anni di carriera non hanno mai avuto fallimenti, bancarotte e lavori in nero.
Nei prossimi giorni illustrerò qui punto punto le ragioni per le quali l’accusa che ci viene fatta è assurda. Ci difendiamo in tribunale, certo. Ma se dobbiamo essere massacrati ogni giorno sui media, ci difenderemo anche qui. 
Dico grazie a chi ci sta sostenendo con la preghiera: chi ci conosce sa che per noi è un sostegno prezioso".

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