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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Elena Ceste, confermata la condanna a 30 anni per Michele Buoninconti

Il marito della donna è stato condannato anche in appello. La difesa si era spinta a ipotizzare il suicidio

Michele Buoninconti è stato condannato a 30 anni nel processo d’appello per l’omicidio della moglie Elena Ceste.

Si tratta di una conferma perché all’ex vigile del fuoco era stata inflitta la stessa pena in primo grado. Il procuratore generale, Laura Deodato, durante la requisitoria aveva chiesto la conferma del verdetto del Tribunale, mentre la difesa si era spinta anche a ipotizzare il suicidio.

Lasciando l’aula, i difensori di Buoninconti sono tornati a criticare la scelta, operata dai loro predecessori, del rito abbreviato, che non ha permesso di svolgere ulteriori approfondimenti "penalizzando l’imputato. Su quanto è accaduto – hanno ribadito – si possono fare solo delle ipotesi. Non è possibile dire come, quando, dove e in che modo Elena Ceste è stata uccisa. E non si può nemmeno dire se sia stato un delitto premeditato, volontario, di impeto o di altro. A nostro avviso non si è trattato nemmeno di un omicidio".

Il pm Laura Deodato aveva chiesto per Michele Buoninconti la conferma della condanna di primo grado a 30 anni di reclusione comminata dalla Corte d'assise di Asti con rito abbreviato. I legali del marito di Elena Ceste, Giuseppe Marazzita ed Enrico Scolari, avevano invece chiesto l'assoluzione perché il fatto non sussiste o in subordine l'esclusione dell'aggravante della premeditazione in quanto non vi sarebbero state prove della pianificazione dell'omicidio nei giorni precedenti alla scomparsa della donna, avvenuta nel gennaio del 2014. 

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