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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Pescara

Rigopiano, si continua a scavare alla ricerca di superstiti

Sono ormai passate più di 24 ore da quando sono stati estratti dalle macerie del Rigopiano gli ultimi quattro sopravvissuti. Il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico: "Il fatto che non ci siano rumori non significa alcunché, le squadre di soccorso hanno raccontato di aver rotto delle murature che impedivano l'accesso. La cosa fondamentale è continuare a scavare"

Si scava senza sosta all'Hotel Rigopiano, nella speranza di trovare ancora qualcuno in vita sotto le macerie.

I DISPERSI - Mancano all'appello 24 persone (il bilancio si è aggravato dopo che è stata segnalata la presenza di un ragazzo senegalese che lavorava nella struttura), e sono ormai passate più di 24 ore da quando sono stati estratti dalle macerie del Rigopiano gli ultimi quattro sopravvissuti, Francesca Bronzi, Giorgia Galassi, Vincenzo Forti e Giampaolo Matrone. In tutto sono 11 le persone che ce l'hanno fatta (ai nove salvati da sotto la neve si aggiungono lo chef pescarese Giampiero Parete che si è salvato subito dalla slavina e il manutentore Fabio Salzetta, ed è riuscito a dare l’allarme).

COME 3500 TIR - Un impatto tremendo, simile a quello che avrebbero provocato 3.500 tir a pieno carico. Questa ciò che, presumibilmente, è avvenuto sull'hotel Rigopiano a causa del distacco della massa nevosa che lo ha investito. Una massa che i primi rilevamenti dei Carabinieri Forestali, quantificano in circa 200 mila metri quadrati per un peso di 40 a 60 mila tonnellate che, una volta giunte verso il basso si sarebbero, addirittura raddoppiate. A riferirlo sono stati i Carabinieri Forestali che, in una intervista a Skytg24, hanno poi aggiunto che la velocità della massa nevosa potrebbe aver superato i 100 km orari. "Proprio per questo - hanno spiegato - si può parlare di un evento assolutamente eccezionale sul sito".

RISCHIO VALANGHE - I soccorritori lavorano senza sosta, nonostante l'alto rischio di valanghe. Infatti le condizioni meteo non volgono al meglio e stamane piove sulla zona di Penne. I soccorritori, con l'abbassamento delle temperature, si debbono ora guardare anche dal rischio slavine.

Soccorritori al lavoro senza sosta al Rigopiano - Foto Ansa e Vigili del Fuoco

LA SPERANZA - "Continuiamo a lavorare con grande determinazione, grande forza, grande professionalità e con ogni mezzo per trovare le persone che sono lì sotto", ha detto  il viceministro dell'Interno Filippo Bubbico, sottolineando che tutti i soccorritori "continuano a coltivare la speranza, così come abbiamo fatto quando c'era chi pensava che non ci fosse nessuna speranza. Ieri, pur in assenza di segnali, sono state trovate persone. E il fatto che non ci siano rumori non significa alcunché, perché le squadre di soccorso hanno raccontato di aver rotto delle murature che impedivano l'accesso. La cosa fondamentale è continuare a scavare".

Rigopiano, i soccorsi all'interno dell'hotel sepolto dalla neve

LE VITTIME - Una delle vittime accertate è Nadia Acconciamessa, la madre del piccolo Edoardo, il primo a essere salvato venerdì. L’altra è Barbara Nobilio, 51 anni, di Loreto Apritino (Pescara), in vacanza con il marito, che è ancora disperso. Trovato anche il corpo senza vita di Sebastiano Di Carlo, 49 anni, il papà di Edoardo, che ora è orfano dunque di entrambi i genitori. In tutto al momento sono cinque le vittime accertate, ci sono anche Alessandro Giancaterino, dipendente dell’hotel Rigopiano e Gabriele D’Angelo, 30 anni, cameriere del resort. 

Hotel Rigopiano, qui hanno trovato rifugio i superstiti

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