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Martedì, 23 Aprile 2024
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L'Italia si mobilita per la piccola Elisa: "Tante richieste, centri trasfusionali in tilt"

La bimba, di 3 anni, è affetta da una rara forma di leucemia. L'appello dei suoi genitori è stato condiviso da tanti personaggi dello spettacolo, da Fiorello e Anastacia. I medici sono alla ricerca di un donatore di midollo osseo con la massima compatibilità

Si sono mobiitate decine di migliaia di persone, tra cui tanti vip, per salvare Elisa, la piccola di tre anni affetta da una rara forma di leucemia e ricoverata al Bambin Gesù di Roma. Le sue condizioni sono "stabili" ma per salvarle la vita i medici devono trovare un donatore di midollo osseo compatibile con quello della piccola. 

Tutte le ricerche nel vasto database delle 30 milioni di persone "catalogate" nel mondo fino a ieri non avevano dato risultati: l'appello online, supportato anche da Paolo Conte, Fiorello e Anastacia, ha però smosso le coscienze e i centri trasfusionali sono stati inondati di richieste da potenziali donatori.

Secondo una nota del Bambin Gesù, alcuni donatori di midollo "potenzialmente compatibili" con la piccola sarebbero già stati trovati. mentre altri sono in fase di studio. La ricerca tuttavia prosegue per ricercarne uno con la massima compatibilità per evitare rischi di rigetto o decesso. 


"I centri trasfusionali sono andati in tilt per le tantissime richieste insieme, per gestirle occorre tempo, spesso i medici addetti a tali strutture sono dei volontari, vi chiediamo un po' di pazienza, ma chi lo vorrà sarà tipizzato", si legge sulla pagina Facebook 'Salviamo Elisa' creata per aiutare la guarigione della bambina. 

Come diventare potenziali donatori

I requisiti per essere sottoposti alla tipizzazione (non alla donazione vera e propria) sono un'età compresa tra i 18 anni e i 35 anni, un peso corporeo minimo di 50 kg, non essere affetti da malattie del sangue, da malattie croniche gravi o da altri gravi forme infettive (AIDS, epatite, ecc.). 

Gli aspiranti donatori non devono far altro che andare nel centro trasfusionale più vicino e fare la tipizzazione, ovvero un semplice prelievo, gratuito, per provare la compatibilità con il midollo dei malati. La donazione del midollo avviene in 8 casi su 10 tramite una trasfusione speciale e non occorre anestesia. 

Come viene sottolineato anche nella pagina Facebook dedicato alla bimba malata, diventare donatori di midollo osseo non significa salvare soltanto la piccola Elisa, ma anche tanti altri pazienti affetti da leceumia e mieloma che forse potranno avere una speranza in più.

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