rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Emergenza incendi, vigili del fuoco in difficoltà: "Mancano uomini e mezzi"

Migliaia di interventi, brucia il Centro Sud. "Cattureremo i piromani" che rischiano "fino a venti anni" assicura il ministro dell'Ambiente Galletti. Il premier Gentiloni: "Situazione seria". Il sindacato Confsal Vigili del Fuoco: "Il governo si assuma la responsabilità e provveda a darci uomini e mezzi. Non stiamo chiedendo nulla di particolare"

"A tutti coloro che in queste ore sono impegnati nel contrasto alle fiamme dei troppi incendi che da giorni stanno interessando il centro-sud voglio rivolgere il mio ringraziamento, a nome di tutto il Servizio nazionale della protezione civile. L'impegno straordinario del corpo nazionale dei vigili del fuoco, degli equipaggi dei velivoli antincendio, delle squadre a terra e del volontariato è, ancora una volta, un esempio per tutto il Paese": così il Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in riferimento agli interventi in corso in diverse regioni colpite dai tanti roghi, in particolare in Sicilia, Campania, Calabria e Basilicata. "L'impegno della flotta aerea statale italiana, una delle più grandi d'Europa, impiegata in queste ore nelle attività antincendio in tutta Italia è imponente e pianificato con la massima attenzione", ha sottolineato Curcio, ricordando che: "I mezzi che da giorni stanno operando al massimo della capacità per fare fronte all'eccezionale numero di richieste sono inoltre ulteriormente aumentati rispetto allo schieramento dello scorso anno".

ESERCITO SUL VESUVIO

Per contrastare gli incendi che sono divampati alle pendici del Vesuvio "ieri sera è arrivato l'Esercito" per fare "prevenzione e controllo. I tre focolai dell'incendio sul Vesuvio non si sono ancora uniti, ma bisogna assolutamente evitare che lo facciano. L'Esercito può essere utile anche per tranquillizzare la popolazione, questa decisione l'abbiamo presa con i ministri dell'Interno Marco Minniti e della Difesa Roberta Pinotti". Lo dice in un'intervista al Corriere della Sera il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti.

700 INTERVENTI DEI VIGILI DEL FUOCO

Sono circa 700 gli interventi dei vigili del fuoco in tutta Italia nella mattinata di giovedì per gli incendi boschivi e di vegetazione. Più di 400 automezzi antincendio a supporto dei 900 vigili del fuoco dispiegati sul territorio nazionale. Il numero maggiore di roghi si è verificato nuovamente in Sicilia, dove i vigili del fuoco hanno effettuato 499 interventi. Seguono la Puglia con 259 interventi, la Calabria e la Campania con 249 e il Lazio con 190. Ieri gli interventi sono stati 1200.

"MANCANO UOMINI E MEZZI"

"Abbiamo difficoltà a garantire il soccorso alla cittadinanza". A denunciarlo è Franco Giancarlo, segretario generale della Confsal Vigili del fuoco, in un'intervista a Labitalia. "Dopo i cambiamenti che si sono verificati all'interno della categoria, il passaggio dei Forestali ai Carabinieri - ricorda - ha assegnato loro 7.000 unità, mentre a noi soltanto 360, che non equivalgono neanche a un uomo per ogni sede di servizio". "Ieri, durante una riunione che abbiamo avuto con il capo Dipartimento, ci è stato detto che avremo 400 unità di potenziamento, rispetto alle 1.700 che ci erano state garantite. Questo è molto grave perché non saremo in grado di assicurare un servizio all'altezza delle richieste del cittadino. In assenza di risposte, quindi, partiremo con delle iniziative per sensibilizzare il governo", avverte. "Le Regioni, cui spetta la competenza sugli incendi di bosco, mentre lo scorso anno accendevano delle convenzioni con i Forestali e anche con i Vigili del fuoco, quest'anno che i Forestali non ci sono più, addirittura in alcune Regioni non vengono fatte le convenzioni con i Vigili del fuoco e questo è di una gravità senza precedenti", sottolinea il segretario generale della Confsal Vvf. Il governo deve fare in modo - ribadisce Giancarlo - di dare una risposta ai vigili del fuoco. I Carabinieri, oltre alle 7.000 unità che hanno avuto dai Forestali, hanno anche ricevuto un altro potenziamento pari a 1.000 unità, e noi abbiamo avuto solo 360 uomini e ora in più ce ne danno solo 400. Su questo c'è la necessità che il governo si assuma una responsabilità e provveda a darci uomini e mezzi. Non stiamo chiedendo nulla di particolare, ma solo di poter dare una risposta al cittadino".

GENTILONI: "SITUAZIONE E' SERIA"

Il premier Paolo Gentiloni ha espresso la "vicinanza del governo" a "tutti coloro" che sono impegnati per fare fronte all'emergenza incendi di queste ore. Il presidente del consiglio lo ha detto parlando a Trieste a margine del vertice del processo dei Balcani occidentali: "Esprimo la vicinanza del governo italiano a tutti coloro che in queste ore stanno lavorando per far fronte a una emergenza incendi piuttosto seria, abbiamo 23 incendi attivi in questo momento. La protezione civile, i vigili del fuoco, i volontari, diverse strutture dello Stato sono impegnate e credo debbano avere la certezza che il presidente del Consiglio, il ministro degli Interni, tutti i responsabili del governo sono pienamente impegnati a seguire questa situazione difficile".

GALLETTI: "PRENDEREMO I PIROMANI"

E' una promessa: "cattureremo i piromani" che rischiano "fino a venti anni". Lo assicura il ministro dell'Ambiente Gianluca Galletti che ha incontrato i vertici del Parco nazionale del Vesuvio e delle forze dell'ordine impegnate nel contrasto ai numerosi fronti di fuoco sul vulcano e nelle aree circostanti.

Incendio a Calampiso

INCENDI IN CAMPANIA

"Tende a un miglioramento la situazione nell'area Vesuviana dove per tutto il giorno si sono susseguiti gli interventi di spegnimento incendi sia dall'alto che da terra", lo rende noto la Protezione civile della Campania, spiegando che sono state messe in sicurezza le cave dei rifiuti. A Cava Sari è tuttora in atto un presidio dei vigili del fuoco. Le situazioni più complesse tra Ercolano-Torre del Greco e Terzigno-Ottaviano. Complessivamente, nella cinta del Vesuvio hanno operato circa 400 unità tra vigili del fuoco, personale della Protezione civile regionale, volontari e addetti delle comunità montane. In nottata è proseguito il presidio di protezione civile. Anche oggi arriveranno sull'area del Vesuvio tre Canadair nazionali. Anche nelle altre zone della Campania la situazione è definita sotto controllo: elicotteri hanno operato agli Astroni, a Positano, a Montoro, al Faito.

Incendi sul Vesuvio | NapoliToday

INCENDI IN SICILIA 

Prosegue l'emergenza incendi in Sicilia. I fronti di fuoco riguardano diverse province, con i roghi che hanno raggiunto alcuni centri abitati costringendo i residenti ad evacuare le abitazioni. Difficoltà si sono registrate anche sul fronte dei collegamenti stradali con alcuni tratti delle statali chiuse perché invase dal fumo. Per l'emergenza, il ministero della Difesa ha messo a disposizione assetti aggiuntivi rispetto ai quattro elicotteri antincendio schierati nelle basi di Sigonella, Trapani e Catania già operativi.

Sicilia in fiamme, incendi da Messina a Trapani

In provincia di Trapani, a San Vito Lo Capo, le fiamme sono arrivate vicino al villaggio turistico Calampiso. I circa 700 ospiti della struttura hanno abbandonato il resort via mare con decine di imbarcazioni presenti in rada. Sempre nel Trapanese, un altro incendio è divampato in zona Grotticelli mettendo a rischio la riserva naturale orientata dello Zingaro. A Castellammare del Golfo da ieri brucia Contrada Pilato e il sindaco Niccolò Coppola ha chiesto l'invio di canadair. Un centinaio di famiglie che erano state evacuate in zona Fraginesi sono rientrate in casa. Migliaia di ettari di macchia mediterranea e colture sono andate in fumo e alcune abitazioni sono danneggiate.

Problemi seri si registrano anche a Catania con diversi focolai attivi in città. Un rogo è divampato tra le sterpaglie vicino allo stadio. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, con autobotti e mezzi di rincalzo. Roghi anche nella zona del litorale della Plaia, alla fonda sotto il molo centrale. A Siracusa sono decine le villette lambite dal fuoco e un centinaio le persone costrette a lasciare le case. Il sindaco Giancarlo Garozzo ha firmato l'ordinanza apposita, a tutela dell'incolumità e della sicurezza pubblica. A Messina, dove la Procura ha aperto una inchiesta contro ignoti, un nuovo vasto rogo si è sviluppato nel rione di Sperone con le fiamme che hanno lambito le case. Un altro incendio si è sviluppato poi nel villaggio di Salice dove sono attivi i canadair. Anche ad Enna e a Palermo i magistrati sono al lavoro per individuare cause e responsabili dei roghi. Nell'Ennese, a Calascibetta, le fiamme hanno mandato in fumo circa 400 ettari di boschi.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Emergenza incendi, vigili del fuoco in difficoltà: "Mancano uomini e mezzi"

Today è in caricamento