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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Milano

Addio al giornalista Emilio Randacio, storico cronista di giudiziaria

Dopo anni a Repubblica, lavorava a La Stampa. Ogni mattina era in tribunale. Quando i colleghi non lo hanno visto arrivare si sono preoccupati e hanno dato l'allarme: i vigili del fuoco lo hanno trovato senza vita in casa

E' morto Emilio Randacio, giornalista de La Stampa, con un lungo passato a Repubblica. I vigili del fuoco lo hanno trovato senza vita nella sua abitazione di Milano dopo essere stati avvisati dai colleghi, preoccupati di non vederlo in tribunale e di non riuscire a mettersi in contatto con lu. Randacio, storico cronista di giudiziaria, "ogni mattina alle 9 si presentava in Tribunale", ricordano i colleghi de La Stampa. A causarne la morte forse un malore improvviso.

Ieri sera uscendo dal giornale con la sua borsa a tracolla, la sciarpona, ci ha salutato come sempre dicendoci: «Domani sono in Tribunale. Ci sentiamo in mattinata e ci vediamo». E poi, con uno dei suoi sorrisi e la cadenza ligure a cui teneva moltissimo, ci ha lasciato come faceva ogni volta con quella frase che era il suo marchio di fabbrica per chiudere la giornata: «Felice sera». E adesso chi ce lo dice più? Ciao Emilio

Addio al giornalista Emilio Randacio, storico cronista di giudiziaria

La sua carriera era iniziata dopo la vittoria al concorso della Scuola di Giornalismo Ifg di Miano. Randacio ha scritto anche per La Voce, Avvenire e Repubblica. Ligure di Albisola, aveva 50 anni. Numerose le inchieste e gli scoop che portano la sua firma. Nel 2008 è uscito un suo libro sui servizi segreti: "Una vita da spia".

Tanti i messaggi dei colleghi, colti di sorpresa dalla notizia della morte improvvisa di Randacio. 

Su Facebook, il giornalista di Repubblica Matteo Pucciarelli ne ha scritto un commosso ricordo: 
 

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