Il governatore della Toscana aggredito alla festa dell'Unità con un secchio di letame

Il governatore della Regione Toscana Enrico Rossi è stato aggredito e ricoperto di letame durante un dibattito in corso alla Festa dell'Unità di San Miniato, in provincia di Pisa. L'auto del gesto è Giovanni Cialdini, un imprenditore del settore della macellazione, contrario alla norma regionale che impone un limite al numero degli animali da macellare, come riporta Il Corriere Fiorentino.

Cialdini si è avvicinato al governatore, che stava presentando il suo libro "Rivoluzione socialista", lo ha spinto a terra e gli ha tirato addosso un secchio di letame. Rossi ha reagito e ne è nata una colluttazione. Cialdini ha tentato di allontanarsi  ma è stato riconosciuto e bloccato dalle forze dell'ordine. Il governatore si è fatto medicare e si è cambiato d'abito, poi - visibilmente teso, come racconta Il Corriere Fiorentino, è tornato a parlare del suo libro.

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha telefonato per esprimere "solidarietà e vicinanza" a Enrico Rossi. Su Facebook è stata subito espressa condanna dell'aggressione e vicinanza al politico da parte di tanti cittadini e di consiglieri regionali, come riporta PisaToday. Antonio Mazzeo parla di "atto gravissimo". "Si possono avere idee diverse, si può contestare e protestare. Ma il rispetto è e deve essere alla base di tutto. La mia piena e totale solidarietà al presidente della Regione e la più ferma condanna a chi ha compiuto un gesto, semplicemente, inqualificabile".

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Alessandra Nardini, del consiglio regionale della Toscana: "Sono sconvolta, questa aggressione lascia sgomento tra le tante persone che erano venute qui. Enrico ė tornato poi a salutarle. Perché la violenza non ci ferma. Piena solidarietà al Presidente che non si è mai sottratto al confronto. Un gesto gravissimo, barbaro e incivile. Inaccettabile".