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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cartelle pazze / Bari

Equitalia chiede 156 mila euro a una nullatenente

La vicenda risale a dodici anni fa: condannata a un anno di carcere per associazione a delinquere per colpa del marito dal quale ha divorziato, oggi l'Agenzia delle entrate le chiede il pagamento delle spese di tribunale. Con gli interessi...

Il marito sbagliato. Una vita passata in una casa, a sua insaputa, piena di armi e droga. Il blitz delle forze dell'ordine. L'arresto. La condanna a un anno di carcere nel corso di un maxiprocesso per associazione a delinquere di stampo mafioso.

Mariella esce dal carcere e nel 2001 divorzia da quell'uomo che l'aveva condannata a una vita infame. E mentre prova a rifarsi una vita, casa in affitto in periferia, reddito di 450 euro mensili come parrucchiera, ecco che arriva - dodici anni dopo il processo - Equitalia.

Proprio così. Dopo la droga e le armi, è l'Agenzia delle entrate a far tornare Mariella, oggi 45enne ma soprattutto nullatenente, nel panico.

Come ricostruisce l'edizione di Bari di Repubblica, lo scorso 8 agosto a casa di Mariella arriva la seguente comunicazione: "Gentile contribuente, il giorno 03/04/2001 le abbiamo notificato la cartella di pagamento (segue numero identificativo). A tutt'oggi non ci risulta pagato l'importo di Euro 155.848.94. La invitiamo a pagare entro cinque giorni dalla notifica di questo avviso. La avvertiamo che se non pagherà procederemo ad esecuzione forzata".

Oltre alla comunicazione, nella busta c'è anche il bollettino postale da record.

Mariella racconta di essere rimasta immobile, a guardare quella busta, per alcuni minuti. Quindi cerca tramite amici un avvocato.

"La situazione è paradossale" ha spiegato a Repubblica Leandro Antonacci, legale di Mariella. Intanto perché "la vicenda è vecchia di dodici anni, la donna ha un sussidio comunale per pagare solo il 30% dell'affitto". Ma, soprattutto, perché oltre la metà di quei soldi che oggi vengono chiesti a Mariella sono di mora.

Per farla semplice, a causa dei ritardi dello Stato oggi a Mariella viene chiesta una penale da 75mila euro!

Mariella non ha nemmeno i soldi per fare ricorso contro questa cartella esattoriale. Per questo l'avvocato che ha scelto di difendere la donna ha deciso di fare una comunicazione al Garante del contribuente per presentare istanza di autotutela.

(Nella foto, manifestazione anti-Equitalia a Napoli)

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