"Parole in manette": Erri De Luca a processo per 'reato d'opinione'
Udienza preliminare per lo scrittore napoletano accusato di "istigazione alla violenza". Aveva definito i sabotaggi al cantiere della Tav Torino-Lione "legittima difesa". Tante le manifestazioni di solidarità da Notav e non solo
Inizia il processo allo scrittore Erri De Luca, con l'udienza preliminare a Torino. La procura della città ha incriminato lo scrittore per aver incitato a sabotare i cantieri della linea ad alta velocità Torino-Lione in Val Susa. Ltf, società che ha in appalto gli studi geognostici della grande opera, lo aveva denunciato a settembre e poco dopo su di lui era stato aperto un fascicolo senza ipotesi di reato e indagati. Quella di Torino è la stessa procura che ha incriminato per terrorismo quattro attivisti NoTav coinvolti nei sabotaggi ai macchinari nel corso di diverse mobilitazioni negli anni scorsi, che in questo momento si trovano in carcere d'isolamento.
LE ACCUSE - Lo scrittore è stato incriminato per 'reato d'opinione': all'arrivo della documentazione della procura di Torino presso il suo indirizzo, lui si è definito 'onorato' di quest'accusa e senza colpo ferire ha scritto sul suo profilo facebook che "se l'opinione è un reato intendo proseguire a commetterlo".
LA SOLIDARIETA' SUL WEB - In vista dell'udienza preliminare tutti coloro che sono solidali con lo scrittore si sono radunati virtualemente sui social network: 'Io sto con Erri De Luca #Esprimiamo la nostra solidarietà allo scrittore' è l'evento creato su facebook dai suoi sostenitori. Inoltre una fitta rete di associazioni, librerie e teatri in tutta Italia hanno deciso di stare vicino a De Luca, attraverso una serie di eventi e manifestazioni sparse per il Paese, consultabili alla pagina facebook.
L'APPELLO - Infine è stato lanciato un appello in solidarietà allo scrittore che vede tra i suoi primi firmatari diversi personaggi della cultura: la cantante Fiorella mannoia, padre Alex Zanotelli (da sempre vivino alle posizioni di De Luca e del movimento Notav), l'attore e regista Ascanio Celestini e il collettivo di scrittori Wu Ming.
"Le parole non si processano, si liberano": così inizia il testo del documento, che incita tutti i sostenitori dello scrittore a portare le sue parole in piazza in contemporanea all'udienza di Torino. Lo riportiamo di seguito:
Il 5 giugno si terrà a Torino l’udienza preliminare del processo che vede Erri De Luca imputato per il reato di istigazione a delinquere per aver pubblicamente manifestato la propria contrarietà ad un’opera ritenuta inutile e la solidarietà alla lotta NO TAV.
Raggiunge così il suo apice il processo di criminalizzazione di un movimento avviato dalla Procura di Torino che arriva ormai a colpire anche coloro che, esercitando un diritto costituzionalmente garantito, esprimono solidarietà e vicinanza alla popolazione valsusina che da anni resiste, nell’interesse collettivo, contro l’avanzamento di una grande opera inutile e insensata.
Si arriva al punto di evocare il reato di opinione, di fascista memoria, mettendo alla sbarra le opinioni di uno dei migliori poeti italiani e calpestando il diritto di manifestazione del pensiero, sancito dall’articolo 21 della Costituzione. Tramite la minaccia dell’azione penale si vuole impedire il diritto alla libera espressione del dissenso e della disobbedienza civile.
Crediamo che il diritto di libertà e la tutela dell’ambiente costituzionalmente garantiti valgano per tutti, e che tutti debbano essere tutelati.
Le idee e le parole, anche se disobbedienti, non possono essere processate. Liberiamo le parole. In occasione dell’inizio del processo leggiamo tutti insieme le parole di Erri: davanti al Tribunale di Torino, nelle piazze italiane, nelle librerie, dovunque ci troviamo
Per aderire all'appello è necessario inviare una mail con nome e cognome all'indirizzo iostoconerri@gmail.com.