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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Gorizia

Inneggiano all'Isis su Facebook: cinque espulsi per terrorismo

L'annuncio del ministro dell'Interno Alfano dopo lunghe indagini avviate due anni fa dalla Digos di Trieste e dalla Procura giuliana su un account Facebook

Festeggiavano gli attentati dell'Isis, incitavano alla jihad e al martirio, inneggiavano alle azioni del Califfato, consideravano con disprezzo l'imam della comunità islamica locale ritenuto "moderato" e aperto agli influssi occidentali e avevano contatti con alcuni imam radicali nei Balcani, uno dei quali arrestato nel 2014 in Bosnia. Per questo che cinque macedoni residenti da molti anni a Ronchi dei Legionari (Gorizia), sono stati espulsi per motivi di sicurezza nazionale, con un decreto del ministro dell'Interno Angelino Alfano.

"In esecuzione di un mio decreto - ha reso noto lo stesso Alfano - sono stati espulsi, per motivi di sicurezza nazionale, cinque cittadini macedoni che risiedevano a Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia, a seguito di lunghe e complesse indagini avviate due anni fa dalla Digos di Trieste e dalla Procura della Repubblica su un account Facebook, dove venivano postati innumerevoli video e documenti a sostegno dell'autoproclamato Stato islamico".

Gli approfondimenti eseguiti sul profilo social hanno infatti - ha spiegato Alfano - permesso di individuarne il titolare (un 28enne macedone) e di estendere le attività investigative ad altri soggetti che utilizzavano le proprie pagine Facebook per acquisire e diffondere messaggi di propaganda jihadista. In particolare, sono stati individuati due fratelli macedoni di 31 e 28 anni, cognati del titolare del profilo, insieme ai quali, tra l'altro, gestiva una società che operava nel settore dell'edilizia.

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"Le attività investigative - ha sottolineato Alfano - hanno documentato l'odio ideologico-religioso che accomunava questi stranieri, nonché il padre dei due fratelli, di 52 anni, e la moglie trentaduenne di uno di loro, tutti fanatici seguaci dell'autoproclamato Califfato, che più volte avevano parlato con disprezzo dell'imam e della comunità islamica locale perché ritenuti 'moderati' e aperti agli influssi occidentali". Inoltre, "gli stranieri monitorati avevano esternato la loro esultanza in occasione dei diversi, recenti attacchi terroristici compiuti in Europa e avevano sempre giustificato le azioni dei miliziani dello Stato islamico, anche le più crudeli, come le torture e le esecuzioni dei prigionieri".

121 ESPULSI - Con le espulsioni dei cinque cittadini macedoni - ha ricordato Alfano - eseguite dalle questure di Trieste e Gorizia, sale a 121 il numero degli estremisti islamici espulsi dal gennaio 2015, di questi 55 eseguiti nel corso di questo anno. "Il nostro lavoro di prevenzione riveste una grande importanza nel contrasto al terrorismo", ha sottolineato il ministro dell'Interno, aggiungendo: "Proseguiamo, quindi, su questa strada perché consideriamo la prevenzione uno degli strumenti strategici per diminuire il livello di rischio terrorismo in Italia, anche se nessun Paese, lo ripeto, oggi può dirsi a rischio zero".

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