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Martedì, 23 Aprile 2024
Expo 2015

Droni, soldati e telecamere: ecco quanto costa difendere Expo

Per la sicurezza si spenderanno 7,2 milioni di euro: paura per attacchi terroristici e blitz degli antagonisti. Previsti sistemi anti hacker, mura alte tre metri e 108 apparecchiature a raggi X

Il 74% dei cantieri in corso non è l'unico problema che affligge l'organizzazione di Expo 2015. C'è anche la "questione sicurezza": la paura di attacchi terroristici e di azioni e manifestazioni dei comitati contro il grande evento a Milano costerà cara. Il quotidiano La Stampa ha fatto i conti per comprendere quanto si spenderà per la difesa degli spazi e degli ospiti dell'esposizione universale: si parla di 7,2 milioni di euro. 

LE SPESE E LE FORZE IN CAMPO - Il budget servirà soprattutto per la mobilitazione delle forze durante i giorni dell'inaugurazione (il 1 maggio è prevista la presenza del premier Matteo Renzi). A lavoro ci sarà buona parte delle forze dell'ordine: mille e 300 poliziotti, 700 carabinieri e finanzieri ma anche esercito (con più di 600 soldati) e servizi segreti. C'è anche una struttura specifica che si occupa proprio della sicurezza dell'evento: l'Expo command & control centre. 

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IL PROGRAMMA DEI NOEXPO - I NoExpo hanno già annunciato una serie di contro-manifestazioni per la città di Milano in vista dell'inaugurazione. "Non vogliamo fare la guerra civile" hanno più volte specificato le forze antagoniste. Dal 29 aprile, giorno della manifestazione antifascista nell’anniversario della morte di Sergio Ramelli, al 3 maggio in cui si svolgerà l'assemblea e il "campeggio internazionale" nell’area di Rho-Pero, gli eventi di chi Expo non la vuole saranno tanti. Nel giorno dell'inaugurazione con Matteo Renzi è prevista anche una contromanifestazione, il May-Day: "Un corteo popolare che attraversi il centro di Milano, capitale della crisi e della precarietà, vetrina per Expo, ribadendo che ExpoFaMale e che noi lo sciopereremo, che gratis non si lavora, che le ricette di Renzi e della troika non ci piacciono" scrivono nel comunicato di lancio della protesta.

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PAURA DI TERRORISTI E ANTAGONISTI - Dall'organizzazione di Expo hanno già fatto sapere che, in vista delle proteste, i servizi di controllo verranno rafforzati: si parla di 500 telecamere puntate sul sito che si aggiungono alle circa 2 mila di metropolitana e area C collegate al cervellone della task force diretto da Ottorino Panariello, cui spetta il ruolo di direttore generale Division business planning & control. Lui è l'uomo che ha il compito di coordinare la sicurezza nel sito.

UOMINI, RAGGI X E DRONI - Il sito dell'esposizione sarà circondato da mura e reti alte 3,15 metri, mentre gli accessi pedonali per i visitatori saranno vigilati da 700 guardie giurate, con 162 tornelli e 108 apparecchiature a raggi X per rilevare esplosivi. Infine i cieli di Milano verranno sorvolati da droni. 

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