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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Chieti

"Fausto Filippone non era malato": spunta un biglietto con una lista di nomi

Si cerca di capire se dal pezzo di carta possano emergere indizi sui motivi della tragedia. Disposte le autopsie sui corpi

Fausto Filippone non aveva nessuna patologia, né problemi psichici. Il 49enne che domenica si è suicidato dopo aver lanciato da un viadotto dell'A14 la figlia Ludovica di 10 anni, a quanto riferito dal questore di Chieti Raffaele Palumbo non soffriva di nessun disagio psicologico evidente. E' ancora un mistero cosa possa aver fatto scattare in lui quel raptus che forse lo ha condotto anche all'omicidio della moglie Marina Angrilli, trovata in fin di vita e poi morta in ospedale dopo essere precipitata dal balcone al secondo piano di un appartamento di famiglia a Chieti Scalo.

Gli investigatori non sono riusciti ancora a capire se sia stato Filippone a spingere la donna: "Dell'accaduto non ci sono testimoni", ha spiegato Palumbo. Restano comunque tanti i punti oscuri - scrive ChietiToday - di una vicenda “che è una sconfitta per tutta una comunità”, come dichiarato dal questore.

L'orrore di Francavilla: Fausto Filippone si è lanciato nel vuoto dopo sette ore di trattative

Gli inquirenti stanno cercando di ricostruire la dinamica della tragedia consumatasi tra Chieti Scalo e Francavilla al Mare e i motivi che hanno portato Fausto Filippone a gettarsi da un viadotto sulla A14 dopo aver fatto precipitare dallo stesso punto la figlia Ludovica di 10 anni. “Non ci sono testimoni invece della caduta dall’appartamento di Chieti Scalo di Marina Angrilli moglie di Fausto e madre di Ludovica. L’ipotesi che il marito – alle 12.06 di domenica - l’abbia spinta dal balcone al secondo piano di piazza Roccaraso 18 (la donna poi è morta in ospedale) resta in piedi, ma non viene confermata da nuovi elementi. “Non si sa” se Filippone fosse, intorno a mezzogiorno, insieme alla moglie in quella casa di proprietà e in passato affittata a studenti. Non ha chiamato lui il 118, ma un condomino".

fausto filippone ansa2-2

Il padre alle 12.30 è passato a prendere in auto la figlia che si trovava dagli zii materni, ha imboccato l’A14, fermato l’auto sul viadotto, chilometro 389, è sceso con la bimba e ha iniziato a camminare mano nella mano, per duecento metri. Li hanno visti molti automobilisti, hanno dato l’allarme: è uscita una pattuglia della polizia stradale. Quando è arrivata sul viadotto, Fausto ha alzato la bimba per i fianchi e l’ha lanciata di sotto. Quindi ha scavalcato in un punto senza rete di contenzione e si è sistemato sulla soletta di cemento. La soletta esterna. Sette ore, un’estenuante trattativa, a fasi, e l’ha fatta finita anche lui. Lanciandosi di spalle. La procura di Chieti ha disposto che vengano effettuate le autopsie sui corpi.

Filippone, il mistero del biglietto e la perdita della madre

Fausto Filippone ha perso un foglio mentre si lasciava cadere nel vuoto dal Viadotto Alento. Sul pezzo di carta, scritto a mano, sarebbero presenti alcuni nomi e, separati, diversi cognomi. “È un foglietto confuso”, dice il questore di Chieti, Raffaele Palumbo: “La squadra mobile sta cercando di dare un senso e un’identità agli appunti segnati sopra”. Lo scorso agosto Fausto Filippone aveva perso la madre, malata di Alzheimer. “Aveva sofferto molto quella perdita”, per ora l’unico fatto discordante in una famiglia a detta di tutti “normale”.
 

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