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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Italia

Emilio Fede assolto, erano leciti i soldi ricevuti da Berlusconi e destinati a Lele Mora

Le motivazioni della sentenza della Corte d'Appello di Milano che ha assolto l'ex direttore del Tg4 imputato per una presunta distrazione di 1,1 milioni di euro: "Penalmente irrilevante"

I "prestiti" di Silvio Berlusconi a favore di Lele Mora "erano di per sé del tutto leciti" e "la circostanza" che una parte di quei soldi sia stata girata dall'ex talent scout a Emilio Fede, "come corrispettivo per la sua intercessione" con l'ex premier "o per altri motivi", è penalmente irrilevante.

È quanto scrive la Corte d'Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui a maggio ha assolto l'ex direttore del Tg4, ribaltando così la condanna di primo grado a 3 anni e mezzo di carcere, dall'accusa di bancarotta fraudolenta in concorso con Lele Mora (ha già patteggiato) in relazione al fallimento della Lm Management di Mora.

Per la Corte, presieduta da Giuseppe Ondei, non c'è la prova che Fede sapesse che all'epoca Mora era un "imprenditore individuale". Il giornalista, assistito dagli avvocati Gustavo Pansini e Giuseppe Toraldo, era imputato per una presunta distrazione di 1,1 milioni di euro dei 2 milioni e 750 mila versati nel 2010 da Berlusconi e destinati a salvare la società di Mora.

Sempre a Maggio i giudici della quarta sezione della corte d'appello di Milano avevano ridotto le pene per Emilio Fede a 4 anni e 7 mesi e per Nicole Minetti a 2 anni e 10 mesi nel processo d'appello bis sul caso Ruby. Al centro dell'inchiesta il ruolo dell'ex direttore del Tg4 e dell'ex consigliera regionale lombarda rispetto alla presenza di alcune ragazze nelle serate organizzate da Silvio Berlusconi nella sua villa ad Arcore.

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