Studente americano ucciso a Roma, fermato il presunto assassino
"Abbiamo visto un uomo che gettava una persona nel Tevere". Testimoni inchiodano Massimo Galioto: sarebbe lui, un clochard 40enne il presunto assassino di Beau Solomon, lo studente americano ritrovato cadavere nel Tevere
E' stato fermato nella notte a Roma il presunto assassino di Beau Solomon, lo studente americano che frequentava la John Cabot University ritrovato morto nelle acque del Tevere: si tratta di Massimo Galioto, un clochard 40enne, romano senza fissa dimora. Le indagini degli agenti del commissariato Trevi erano partite subito dopo la denuncia di scomparsa del ragazzo, appena arrivato a Roma per frequentare un corso di 5 settimane alla John Cabot University.
Il giovane americano è stato descritto da amici e parenti come uno studente modello. Amava la politica e il football ed era a Roma per 5 settimane di corso alla John Cabot University. Sempre sorridente, aveva sconfitto una rara forma di cancro da bambino, poi la morte, assurda, dopo una serata passata con i colleghi di studi nei bar di Trastevere: il 19enne era stato visto l'ultima volta giovedì scorso a piazza Trilussa, poi il corpo senza vita ritrovato incastrato tra le canne nel Tevere all'altezza di Ponte Marconi. Il cadavere ha una vistosa ferita alla testa e la camicia bianca intrisa di sangue.
LA SCOMPARSA. Gli investigatori hanno subito ascoltato il compagno di stanza con cui ha trascorso la serata. Lo studente avrebbe raccontato che il 19enne non era ubriaco e che si era allontanato dicendo: "Vado al bagno". Da lì, Beau non è più tornato. Alcune persone presenti nel locale, invece, definiscono i due "un po' alticci". La versione dell'amico di Beau è al vaglio degli investigatori così come le immagini delle telecamere di zona.
Il piemme Marcello Monteleone indaga per omicidio. Proprio quella notte la polizia era stata chiamata per una rissa scoppiata sulla banchina del fiume. Secondo quanto riferito ai media statunitensi dai genitori e dai tre fratelli in volo verso la capitale, qualcuno potrebbe aver rubato il cellulare e usato la carta di credito del ragazzo: "Dopo giovedì sono stati spesi 1.500 dollari a nei negozi di Milano".