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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Morto Fernando Aiuti, pioniere lotta all'Aids: con un bacio sconfisse l'ignoranza sull'Hiv

Nel 1991 l'immunologo baciò una ragazza sieropositiva per dimostrare agli italiani che il virus non si trasmetteva per via orale, rompendo così il muro di disinformazione sull'Aids

E' morto a Roma l'immunologo Fernando Aiuti, professore e fondatore dell’Anlaids, l’associazione Nazionale per la lotta contro l’Aids. Nel 1991 fece scalpore la foto in cui baciava una giovane sieropositiva, Rosaria Iardino: uno scatto celeberrimo per vincere lo stigma verso i malati, per dimostrare agli italiani che il virus non si trasmetteva con un bacio e rompere così il muro di disinformazione sull'Aids in quegli anni. 

"E' morto Fernando Aiuti, il mio uomo del bacio, grande immunologo e uomo, con lui ho litigato tantissime volte.. Ricordando l'uomo e il professore non posso fare altro che dire grazie per il suo enorme contributo alla lotta contro l'Aids". Con questo messaggio su Twitter Rosaria Iardino, presidente della Fondazione The Bridge e fondatrice di Nps Italia Onlus, ha ricordato la figura di Aiuti.

Ferdinando Aiuti, pioniere della lotta all'Aids

Nato a Urbino l'8 giugno del 1935, Aiuti è morto a Policlinico Gemelli di Roma all'età di 83 anni. Il professore avrebbe perso la vita "per le complicanze immediate di un trauma da caduta dalla rampa delle scale adiacente il reparto di degenza", precisa la Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs, dove il medico era ricoverato nel reparto di Medicina generale "per il trattamento di una grave cardiopatia ischemica da cui era da tempo affetto e che lo aveva già costretto ad altri ricoveri e a trattamenti anche invasivi". "Più recentemente il quadro cardiologico" di Aiuti "si era aggravato evolvendo verso un franco scompenso cardiaco, in trattamento polifarmacologico", conclude la nota del Gemelli. Sul caso sta facendo comunque accertamenti la procura di Roma, che ha aperto un fascicolo e ha disposto un sopralluogo.

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(Il prof. Fernando Aiuti durante i funerali dell'ematologo Franco Mandelli, alla chiesa di San Bellarmino a Roma, 16 luglio 2018. ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Aiuti è stato ordinario di Medicina interna, direttore e docente della Scuola di specializzazione in allergologia e immunologia clinica, coordinatore del Dottorato di ricerche in Scienze delle terapie immunologiche all'Università Sapienza di Roma (1980 - 2007). Specialista in Malattie infettive e cardiologia, la sua carriera assistenziale si è svolta all'interno del Policlinico Umberto I di Roma sin dal 1966 come assistente, poi come aiuto e dal 1985 come primario di Immunologia e allergologia clinica. La sua carriera scientifica è documentata da oltre 600 pubblicazioni, delle quali 380 su riviste internazionali recensite da Pub Med (National Library of Medicine). Articoli citati centinaia di volte da numerosi ricercatori internazionali. Aiuti ha portato contributi originali alla diagnosi e terapie di malattie da immunodeficienza primitiva, infettive, autoimmuni, reumatiche, allergiche, linfoproliferative, oftalmiche, neurologiche, dell'apparato gastroenterico ed epatiche. Le sue ricerche sono state anche dirette all'individuazione di metodiche immunologiche atte a valutare il sistema immunitario in condizioni normali e patologiche. Altre ricerche significative sono state condotte sulla vaccinazione contro il virus Hiv-1, la patogenesi e la terapia dell'allergia alimentare, la descrizione e terapia di nuove forme di immunodeficienza primitiva, terapia della infezione da virus della epatite B e C, diagnosi e terapia della infezione da Hiv-Aids e alcuni tumori correlati alle immunodeficienze. Il celebre immunologo ha tenuto conferenze in congressi scientifici nazionali, internazionali e in prestigiose università di numerosi paesi esteri. Fondatore e presidente della Società internazionale delle immunodeficienze primitive dal 1986 al '91, è stato fra l'altro componente del comitato di esperti dell'Oms (dal 1977 al 2002) per la classificazione di queste patologie. Inoltre è stato membro del Consiglio superiore di sanità (2005-06). Il suo impegno è stato diretto anche nei confronti della popolazione, con l'obiettivo di dare messaggi utili per evitare comportamenti a rischio causa di trasmissione di malattie infettive e veneree.

"Da Fernando Aiuti enorme contributo alla ricerca"

"La scienza oggi piange un grande uomo: la scomparsa dell'immunologo Fernando Aiuti, punto di riferimento mondiale per la lotta all'Aids, mi rattrista molto. Sono certa che il suo grande impegno vivrà attraverso il lavoro di Anlaids", è stato poi il commento, sempre su Twitter, del ministro della Salute, accompagnato dalla foto dello storico bacio di Aiuti e Rosaria Iardino.

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