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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Mamma in fuga con la figlia rapita, l'appello disperato di un papà: "Ridatemi la mia bimba"

Con la scusa di una vacanza in Russia, la donna ha portato via la bimba e ricattato il marito. Ora è scomparsa nel nulla, insieme alla piccola Sofia. L'appello alle autorità italiane

"Ridatemi mia figlia, voglio riabbracciare la mia bambina". Luigi Di Salvio, 46 anni, è un papà alla ricerca disperata di sua figlia. L'uomo, originario di Teggiano in provincia di Salerno, non ha più notizie di sua figlia Sofia, due anni, dal mese di settembre dello scorso anno. E' stata la mamma della piccola e moglie dell'uomo a rapirla, portandola via con sé in Russia. Senza fare più ritorno in Italia. Enrico D'Amato è il legale che assiste Di Salvio: lo abbiamo contattato per farci raccontare i particolari di questa vicenda drammatica.

Avvocato, come è avvenuta la fuga della donna con Sofia?

"A settembre la donna è partita per un viaggio in Russia, suo paese di origine, e ha portato con sé anche la piccola figlia della coppia (adesso moglie e marito sono in fase di separazione, ndr). Col consenso del marito e papà di Sofia, doveva essere un soggiorno organizzato per andare a trovare alcuni parenti. Aveva detto al marito che sarebbe tornata nel giro di poche settimane. Poi la "vacanza" è diventata quello che è: un rapimento vero e proprio. A distanza di mesi non ha fatto rientro a casa. Né lei, né la bambina".

Nessun segno da allora?

"A pochi giorni dalla partenza, ad inizio ottobre, la donna ha inviato un messaggio WhatsApp al marito, dicendo che non voleva più tornare in Italia con la bambina. Ha chiesto al papà 500 euro al mese per poter vedere la figlia ogni tanto via Skype".

A questo punto è scattata la denuncia. Cosa avete ottenuto finora, a distanza di nove mesi?

"In due gradi di giudizio, il tribunale russo competente ha dato ragione al papà ed ha ordinato il rientro in Italia della piccola Sofia. Il tribunale, insomma, ha accolto la richiesta di espatrio della bambina ed ha indicato la data dell'1 maggio come "scadenza" per la sua consegna. Alla madre, inoltre, è stata sospesa la potestà genitoriale. In Russia questa è stata la prima sentenza di accoglimento di una richiesta di rimpatrio di un minore sottratto da uno dei due genitori. Nel processo di appello la sentenza è diventata esecutiva permettendo al padre della bimba di andare in Russia, nella città di Ekaterinburg, a riprendersi la figlia".

E il papà è andato lì?

"Sì, lo scorso 25 maggio Luigi Di Salvio è andato lì per riprendersi la bimba, accompagnato dagli ufficiali giudiziari e scortato dalle forze dell'ordine locali. Arrivati presso il domicilio della donna, a Ekaterinburg, lei ha fatto perdere le sue tracce con Sofia. Nell'abitazione sono stati ritrovati solo i giocattoli della piccola. Ora la donna è latitante ed è ricercata in Russia".

Mentre papà Luigi attende di riabbracciare la sua figlioletta, il legale che lo assiste lancia un appello alle autorità italiane: "Chiediamo un intervento diretto da parte dell'Italia, affinché facciano pressione sulle autorità russe per risolvere il caso e ritrovare finalmente la bambina. C'è anche una ricompensa economica per chi dovesse fornire notizie utili o segnalare il luogo in cui la donna si nasconde con Sofia".

  • Per segnalare notizie utili al ritrovamento, è attiva la pagina Facebook "Troviamo Sofia" (in italiano e in russo: qui il link) e una casella di posta elettronica: troviamosofia@gmail.com.

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(Foto dalla pagina Facebook "Troviamo Sofia"

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