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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca / Varese

Gavettoni alla candeggina Condannato il figlio di Bossi

Il 21enne Roberto, figlio del senatùr, dovrà risarcire 1400 euro a un militante di Rifondazione Comunista per averlo colpito in volto

Condannato al pagamento di 1400 euro Roberto Bossi, figlio 21enne del senatùr, par aver colpito un militante di Rifondazione Comunista in pieno volto con dei gavettoni pieni di candeggina. E' quanto ha stabilito il giudice di pace di Gavirate.

I fatti - Era il marzo del 2010, in piena campagna elettorale per la amministrative. A Laveno Mombello (Varese), in via Garibaldi, Luigi Chiesaro con altri compagni stava attaccando alcuni manifesti negli spazi elettorali, coprendo dei cartelloni leghisti. A un certo punto da un'auto, una Fiat Ulisse, che transitava a gran velocità sono volati prima insulti e poi alcuni gavettoni carichi di candeggina che colpivano il 47enne di Rifondazione, provocandogli irritazioni al volto. Il giovane Bossi, all'epoca 19enne, e un altro giovane sono stati ritenuti responsabili delle lesioni.

Il processo - Per ricostruire la vicenda è stato necessario oltre un anno di processo: gli avvocati di Schiesaro, Massimiliano D'Alessio e Martina Bianchi, hanno portato le carte davanti al giudice di pace, incrociando la denuncia del militante di Rifondazione con quella fatta dallo stesso Bossi junior, che dopo l'episodio aveva a sua volta chiamato le forze dell'ordine gridando all'attentato e dicendo di essere stato attaccato con il lancio dell'asta di una bandiera. Schiesaro, in seguito alla segnalazione del figlio di Bossi, era stato trattenuto in caserma dai carabinieri per tutta la notte. Il giudice di pace ha ascoltato le numerose testimonianze prodotte da accusa e difesa e ha dato torto al figlio del leader del Carroccio, responsabile di aver provocato danni morali e biologici all'avversario politico, quantificati in 1400 euro. 

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