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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Torino

Paghe troppo basse: i rider licenziati portano Foodora in Tribunale

Stamattina a Torino è iniziato il processo nei confronti del colosso delle consegne a domicilio. E' la prima volta in Italia

Ha avuto inizio a Torino, di fronte al Tribunale del Lavoro, il primo processo in Italia nei confronti di Foodora, il colosso delle consegne di cibo a domicilio in bicicletta. A Foodora i rider contestano l'interruzione improvvisa del rapporto di lavoro, giunta dopo le proteste di piazza per le questioni relative alla paga oraria e, contestualmente, chiedono risarcimento e assunzione. Stamattina, al Tribunale del Lavoro di Torino si è tenuta la prima udienza che, come da regolamento, prevede il tentativo di riconciliazione.

L'avvocato dei rider

Sergio Bonetto, legale dei sei ex lavoratori Foodora ha chiarito i motivi per cui si è arrivati in Tribunale: “Il tentativo di riconciliazione è fallito, adesso non ci resta che fare causa all'azienda". "All'azienda - aggiunge l'avvocato - chiediamo il reintegro dei lavoratori e la loro assunzione, oltre al risarcimento e ai contribuiti previdenziali non goduti".

Tradotto in cifre, per Foodora significherebbe un esborso di oltre 100mila euro per ogni lavoratore. "I rider avevano un contratto Co.co.co e quindi l'azienda non era obbligata a farli lavorare - aggiunge il legale - ma in pratica venivano trattati come lavoratori dipendenti. Basti pensare che i loro movimenti erano costantemente monitorati, c'era un assoluto controllo gerarchico". Nella prossima udienza, in programma il 22 novembre, il giudice sentirà i vertici dell'azienda e i lavoratori.

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