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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Fortuna, violentata e gettata dal balcone peché non voleva più subire abusi

La svolta nelle indagini sulla morte della piccola del Parco Verde di Caivano è arrivata grazie alle testimonianze di tre bambini, che a loro volta avevano subito abusi. Da parte degli adulti invece, gli inquirenti hanno trovato solo "omertosa indifferenza e colpevole connivenza"

NAPOLI - C'è voluto tutto il coraggio dei bambini per fare luce sulla tragica morte di Fortuna Loffredo, la bimba di 6 anni trovata senza vita il 24 giugno 2014, davanti allo stabile dove abitava, nel Parco Verde di Caivano, dopo essere precipitata nel vuoto.

A quasi due anni dalla sua morte, i carabinieri della Compagnia di Casoria hanno arrestato Raimondo Caputo, il compagno della vicina di casa della bambina, la mamma del piccolo Antonio, morto nel 2013 in circostanza analoghe a quelle di Fortuna.

UCCISA PERCHE' AVEVA DETTO NO - L'ipotesi è che la bambina sia stata gettata dall'ottavo piano dal presunto "orco", perché si sarebbe rifiutata di subire altre violenze. L'autopsia condotta sul corpo della piccola rivelò che Fortuna nei mesi precedenti la morte era stata vittima di abusi sessuali. L'uomo avrebbe costretto la bimba a subire ripetuti atti sessuali e avrebbe sessualmente abusato di altre due minori, una delle quali compagna di gioco di Fortuna.

LE INDAGINI SUI VICINI - L'indagine in questione aveva portato a provvedimenti cautelari nei confronti di Caputo e della moglie per violenza sessuale aggravata nei confronti di una bimba di 12 anni. Nel corso delle indagini, gli inquirenti hanno inoltre accertato che anche altri quattro minori erano stati vittime di violenze. Tanto che tra le fine del 2014 e l'inizio del 2015 un'altra coppia di inquilini dello stabile era finita agli arresti per pedofilia.

L'OMERTA' DEGLI ADULTI - "Gli adulti ostacolavano le indagini, i piccoli hanno permesso una svolta", ha detto il procuratore aggiunto di Napoli Nord, Domenico Airoma, che ha coordinato l'inchiesta sull'omicidio della piccola Fortuna. La svolta c'è stata solo dopo che i tre figli della compagna dell'arrestato sono stati allontanati da Parco Verde e presi in custodia dai servizi sociali: i tre hanno infatti iniziato a parlare confermando gli abusi. Gli inquirenti avevano sentito più volte gli inquilini del palazzo di Fortuna, ma nell'ambiente gli inquirenti avevano riscontrato un clima di "omertosa indifferenza e colpevole connivenza", come dichiarato da Airoma. "In quel contesto l'infanzia è violata e la crescita sana dei ragazzi è compromessa, come abbiamo constatato dalle indagini sull'omicidio della piccola Fortuna", sono state invece le parole amare del procuratore di Napoli Nord, Francesco Greco, durante la conferenza stampa sulle novità sul caso della bimba di sei mesi.

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