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Martedì, 23 Aprile 2024
L'OMICIDIO DI COGNE

Franzoni, la procura fa ricorso: "Deve tornare in carcere"

Il procuratore generale di Bologna fa ricorso contro i domiciliari concessi dal Tribunale di sorveglianza: l'ultima parola spetta alla Cassazione

ROMA - Dopo sei anni di detenzione, il 26 giugno scorso Annamaria Franzoni è uscita dal carcere ed è tornata a casa a Ripoli Santa Cristina, frazione di San Benedetto Val di Sambro (Bologna), dove vive con il marito e i due figli. Ma non si spengono le polemiche sulla "mamma di Cogne".

Oggi la Procura generale di Bologna ha presentato ricorso contro la decisione del Tribunale di sorveglianza che ha accolto l'istanza di detenzione domiciliare speciale per la Franzoni. La procura chiede infatti che la donna, condannata a sedici anni per l'omicidio del figlio Samuele, torni in carcere.

L'ultima parola spetta però alla Cassazione. Secondo quanto riportato dall'Ansa, nei motivi del ricorso la Procura generale sottolinea il fatto che la psicoterapia prescritta per Franzoni (e ritenuta dai giudici uno degli strumenti che consentono di contenere la pericolosità sociale della donna) può proseguire anche in carcere.

Nel ricorso si sostiene inoltre che la detenzione domiciliare speciale non può essere concessa per chi ha figli con età superiore ai dieci anni, come nel caso del figlio minore di Franzoni, che ne ha undici. 

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