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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Lo studio: "Caffè in capsule può ridurre la fertilità"

Nessuna "demonizzazione", ma Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia all'Università degli Studi di Padova, dice all'AdnKronos: "Gli ftalati sono agenti chimici aggiunti alle materie plastiche per aumentarne la flessibilità. Sono ovunque, ma non ce ne accorgiamo. E svolgono un'azione simil-estrogenica nel nostro organismo"

Uno studio dell'Università di Padova getta alcune ombre sulle capsule di caffè, che fanno ormai parte della vita quotidiana di milioni di italiani. 

"Abbiamo visto che quello in cialde o in capsule di plastica o alluminio è un potenziale veicolo di interferenti endocrini - dice all'AdnKronos Salute Carlo Foresta, ordinario di Endocrinologia all'Università degli Studi di Padova e presidente della Fondazione Foresta Onlus, che ne parlerà al convegno "L'infertilità di coppia: dalla medicina generale al centro Pma", in programma oggi a Lecce.

"Gli ftalati - ricorda il Professore - sono agenti chimici aggiunti alle materie plastiche per aumentarne la flessibilità. Sono ovunque, ma non ce ne accorgiamo. E svolgono un'azione simil-estrogenica nel nostro organismo".

"Secondo recenti ipotesi, aumenterebbero l'incidenza di patologie andrologiche osservata negli ultimi venti anni. In diverse specie animali gli ftalati modificano il funzionamento del sistema riproduttivo e sono ritenuti anche per l'uomo tra quei contaminanti che possono agire negativamente sulla fertilità" aggiunge Foresta.

"Non vogliamo demonizzare nulla - precisa - anche perché le concentrazioni riscontrate sono nell'ambito dei range consentiti. Ma dev'essere considerato che, anche attraverso questa contaminazione, si contribuisce al raggiungimento dei valori soglia segnalati come nocivi dalle autorità sanitarie nazionali ed internazionali".

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