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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Genova

Ragazzo suicida a Lavagna, fu la mamma a chiamare la Guardia di Finanza

Grande commozione ai funerali del ragazzo. La mamma, che ha ringraziato i finanzieri, si è poi rivolta ai tanti giovani presenti: "Vi vogliono far credere che fumare una canna sia normale, che faticare a parlarsi sia normale, che andare sempre oltre sia normale. Qualcuno vuol soffocarvi"

"Grazie per aver ascoltato l'urlo di disperazione di una madre che non poteva accettare di vedere suo figlio perdersi". Queste le parole in chiesa della madre del sedicenne di Lavagna che si è tolto la vita in seguito a una perquisizione per droga in casa. A chiamare i finanzieri era stata proprio lei, Antonella Riccardi, come hanno confermato le stesse fiamme gialle.

"Si è rivolta a noi perchè dopo innumerevoli tentativi di convincere il fgilio di smettere di farsi di spinelli non sapeva più cosa fare - ha raccontato a Repubblica il generale Renzo Nisi, comandante provinciale della Guardia di Finanza - noi abbiamo organizzato un servizio e siamo andati lì". Poi la tragedia. Durante il funerale del ragazzo, la donna ha rivolto poi un pensiero ai finanzieri.

Ai tanti ragazzi presenti alla cerimonia, la mamma ha detto: "Vi vogliono far credere che fumare una canna sia normale, che faticare a parlarsi sia normale, che andare sempre oltre sia normale. Qualcuno vuol soffocarvi". "Non c'è colpa né giudizio nell'imponderabile e dall'imponderabile non può che scaturire linfa buona con ancora più energia per la lotta contro il male", ha aggiunto.

"Le ultime parole sono per te, figlio mio. Perdonami per non essere stata capace di colmare quel vuoto che ti portavi dentro da lontano", ha detto tra le lacrime Antonella Riccardi. "Voglio immaginare che lassù ad accoglierti ci sia la tua prima mamma e come in una staffetta vi passiate il testimone affinché il tuo cuore possa essere colmato in un abbraccio che ti riempia per sempre il cuore", ha aggiunto la donna che in chiesa era accompagnata dal suo ex marito, Marco Binachi, padre adottivo del ragazzo. "Fai buon viaggio piccolo mio", ha concluso.

Tantissime le persone intervenute al funerale nella basilica di Lavagna. Sulla bara del giovane, la maglia della Virtus Entella con il 15, quella che indossava nel settore giovanile del club calcistico, e uno striscioenn con una frase di Francesco Guccini: "Voglio però ricordarti com'eri, pensare che ancora vivi". 

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