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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA

Strage al tribunale di Milano: "Giardiello poteva essere assolto"

Parla il legale dell'uomo che ha ucciso tre persone nel Palazzo di giustizia milanese: "Voleva a tutti i costi la condanna dei suoi coimputati. Con me si è sempre comportato in modo irreprensibile". Giardiello ha avuto un malore durante l'interrogatorio

ROMA - Claudio Giardiello "aveva ottime possibilità di essere assolto dal processo sul crac dell'Immobiliare Magenta. Ma lui voleva a tutti i costi la condanna dei suoi coimputati".

Per l'avvocato Michele Rocchetti è stato soprattutto il desiderio di vendetta a far scattare la furia omicida dell'uomo che giovedì ha sparato all'interno del Palazzo di giustizia di Milano uccidendo tre persone e ferendone altre due. Giardiello ha estratto la pistola e cominciato a far fuoco in aula dopo l'annuncio dell'avvocato Rocchetti sulla sua intenzione di rinunciare al mandato.

Secondo il legale, contattato telefonicamente da Askanews, è sbagliato parlare di diverbio in aula: "Lui era distaccato, in un certo senso assente. Di sicuro posso dire che non era affatto un uomo litigioso. Per quanto mi riguarda, con me si è sempre comportato in modo irreprensibile. Era una persona di classe, un vero signore, abituato a frequentare un certo ambiente e a mantenere un certo tenore di vita".

Il problema è che Giardiello pretendeva di dettare al suo avvocato la linea difensiva da tenere nel processo che lo vedeva imputato per bancarotta: "Voleva imporre lui le domande da fare ai testi e la mia condotta processuale. Ma io non racconto frottole, ci tengo alla mia reputazione e credibilità. Per questo non potevo più difenderlo".

Sparatoria in tribunale a Milano

IL MALORE E LA CONVALIDA DELL'ARRESTO - Giardiello è stato colto da un malore durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto nel carcere San Quirico di Monza. L’omicida è stato soccorso e portato nell’infermeria del carcere. L’udienza di garanzia si è svolta in presenza dell’avvocato di Giardiello, Nadia Savoca, del pm di Monza, Franca Macchia, e del gip Patrizia Gallucci. L’arresto dell’imprenditore è avvenuto a Vimercate e quindi per la convalida è competente il tribunale di Monza. Le indagini, invece, saranno coordinate dalla Procura di Brescia perché tra le vittime c’è il magistrato di Milano Fernando Ciampi. Il gip del tribunale di Monza, Patrizia Gallucci, ha convalidato l'arresto di Giardiello. Le accuse contestate al killer sono omicidio plurimo aggravato, tentato omicidio e porto abusivo di arma. L'interrogatorio di garanzia si terrà lunedì mattina alle 10 nel carcere di San Quirico di Monza.

Dall'avvocato Rocchetti, poi, un altro particolare: "Il collega Appiani è stato citato da noi come teste, eravamo convinti che con la sua deposizione avrebbe fatto emergere alcuni comportamenti scorretti dei suoi coimputati". Saranno le indagini a chiarire perché il killer abbia sparato a un teste che avrebbe potuto scagionarlo.

Ora sto bene - ha aggiunto il legale - ma a ripensare a quei momenti mi si accapona la pelle. Mi ha impressionato soprattutto vedere dei morti. Ricordo di aver visto Giorgio Erba mentre respirava ancora.

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