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Venerdì, 29 Marzo 2024
CRONACA

Sparatoria in tribunale: "Giardiello voleva uccidere ancora"

Non si sarebbe arrestata la scia di sangue e vendetta che Claudio Giardiello aveva in mente: avrebbe voluto uccidere anche il suo ex socio Massimo D'Anzuoni. Il presunto omicida durante l'interrogatorio di garanzia in carcere si è avvalso della facoltà di non rispondere

ROMA - Se i carabinieri della compagnia di Vimercate non l'avessero fermato giovedì mattina in sella al suo scooter Suzuki Burgman grigio, Claudio Giardiello, 57 anni, avrebbe proseguito verso Carvico, nella bergamasca, dove avrebbe fatto un'altra vittima. 

L'imprenditore, imputato per bancarotta fraudolenta, era diretto nella cittadina dove sperava di trovare Massimo D'Anzuoni, suo socio di minoranza, consulente coinvolto anche lui nel processo che si stava svolgendo in aula giovedì mattina. D'Anzuoni non si era presentato in tribunale e Giardiello non ha esitato a dirigersi da lui per portare a termine il suo piano vendicativo. 

Per fortuna è stato fermato prima che potesse allontanarsi dalla Brianza, intercettato e identificato dai militari a Vimercate.

Durante l'interrogatorio di garanzia al Pronto Soccorso di Vimercate (è stato trasferito qui dopo un malore accusato in caserma) si è avvalso della facoltà di non rispondere e non ha parlato con i magistrati. Il suo avvocato, assegnato d'ufficio, Nadia Savoca del Foro di Monza, ha parlato con i giornalisti fuori dal Pronto Soccorso e ha dichiarato che Giardiello "è in stato di choc" ed è stato sedato. (continua a leggere su MonzaToday)

Sparatoria in tribunale a Milano

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