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Venerdì, 29 Marzo 2024
Omicidi

Omicidio Giulia Ballestri, Matteo Cagnoni chiede la scarcerazione: il punto sulle indagini

Il caso di Giulia Ballestri, la donna di 39 anni trovata morta in una villetta disabitata lo scorso 16 settembre. Il principale indiziato resta il marito Matteo Cagnoni, dermatologo noto in tutta Italia anche per le sue apparizioni in tv. Cosa sappiamo finora sull'omicidio

Si dichiara innocente e chiede di tornare in libertà Matteo Cagnoni, il dermatologo di 51 anni accusato di aver ucciso a bastonate la moglie Giulia Ballestri. Con un'istanza presentata al tribunale del Riesame di Bologna, il legale dell’uomo si è opposto alla decisione del Gip di Ravenna che solo pochi giorni fa aveva invece confermato il provvedimento di custodia cautelare. 

Intanto le indagini proseguono. Ieri la Polizia Scientifica è tornata nella villa di via Padre Genocchi, a Ravenna, dove il 16 settembre scorso è stato trovato il cadavere della 39enne. Durante il nuovo sopralluogo, gli investigatori avrebbero trovato nuove tracce biologiche che non appartengono alla donna. Ma sul caso, com’è ovvio, gli inquirenti mantengono il più stretto riserbo. 

Quello di Giulia Ballestri è un caso di cronaca che ha suscitato scalpore nella Ravenna bene: il principale indiziato, il dermatologo Matteo Cagnoni, è considerato un luminare ed è conosciuto anche per le sue partecipazioni a programmi televisivi. Ma ultimamente il rapporto con la moglie si era incrinato: da qualche tempo lei frequentava un vecchio compagno di scuola con cui Cagnoni avrebbe avuto anche un alterco in strada. 

Omicidio Giulia Ballestri: il luogo del delitto

"Diceva che il marito la soffocava nel senso che non le lasciava spazio e pretendeva che frequentasse solo le persone che voleva lui", ha raccontato con un filo di voce il nuovo compagno di lei agli inquirenti che lo hanno ascoltato subito dopo l’accaduto. Non solo. Secondo l'accusa, il dermatologo seguiva i movimenti della coniuge attraverso un dispositivo elettronico inserito all'interno dello smartphone. E in questo modo sarebbe venuto a conoscenza della relazione della donna con un imprenditore ravennate.

Ma contro Matteo Cagnoni ci sono anche altri elementi. Quando è stato arrestato a Firenze, subito dopo il ritrovamento del corpo della moglie, il medico aveva prelevato un’ingente somma di denaro e aveva con sé il suo passaporto e quello dei figli. Un comportamento che ha da subito insospettito gli inquirenti. E poi c’è un filmato ripreso dalle telecamere all'esterno della villetta che mostra un’auto, non dissimile da quella di Cagnoni, arrivare sul luogo del delitto in un orario compatibile con l'omicidio. Dall’auto si vedono scendere due persone, senza che vi sia, almeno in apparenza, un atteggiamento di costrizione dell’una sull’altra. Dopo un certo lasso di tempo, sull’auto risale una sola persona. Si trattava di Cagnoni e della Ballestri? Dalla Procura fanno sapere di stare lavorando sulle immagini per ottenere una definizione migliore.

Secondo il Gip di Ravenna è da escludere l’ipotesi che ad uccidere Giulia Ballestri possa essere stato "un comune ladro o un rapinatore che si sarebbe invece accontentato di tramortirla". Il possibile movente del delitto, scrive il giudice, sarebbe la reputazione che ne sarebbe derivata dalla separazione: il professionista temeva lo "sputtanamento che la fine del matrimonio avrebbe comportato" nella Ravenna bene.

GIULIA BALLESTRI: MATTEO CAGNONI NON RISPONDE AL GIP

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