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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Italia

Migranti, l'Italia ha bisogno di "forza lavoro" ma entrare regolarmente è impossibile

La Comunità di Sant'Egidio ha chiesto al Governo una sanatoria: secondo i dati dell'associazione del terzo settore sono 95mila i lavoratori extracomunitari costretti a lavorare in nero, non pagano le tasse e non portano ricchezza al Paese

Migliaia di immigrati, già regolari, sono rimasti senza permesso di soggiorno e Marco Impagliazzo - presidente della Comunità di Sant'Egidio - durante la visita del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha chiesto al governo "un meccanismo di ravvedimento operoso che consenta l'emersione di persone che per aver perso il lavoro e ora sono senza un permesso regolare".

L'ultima sanatoria che ha concesso ai datori di lavoro che occupano extracomunitari irregolari di regolarizzarli risale al governo Monti.

"Oggi si tratta di favorire l'emersione di 95.000 persone che lavorano in nero - spiega Impagliazzo - Chiederemo un incontro al presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, perché una loro presa di posizione sarebbe molto utile".

È bene ricordare come oltre il 50% delle circa 173mila richieste d’asilo esaminate tra il 2016 e il 2017 riguardino quelli che vengono considerati i cosiddetti migranti economici. Se non otterranno protezione umanitaria neanche nei successivi gradi di giudizio, dovrebbero tornare al loro Paese circa 100mila persone, un vero e proprio esercito destinato al rimpatrio, o più razionalmente alla clandestinità.

Ma perché i migranti economici (di cui l'Italia continua ad aver bisogno) sfruttano il canale della richiesta d'asilo? Un canale notoriamente improprio ma l'unico disponibile poiché l'ingrasso al mondo del lavoro è praticamente chiuso.

Il decreto flusso è l'atto amministrativo con il quale il Governo stabilisce ogni anno quanti cittadini stranieri non comunitari possono entrare in Italia per motivi di lavoro.

Rispetto al decreto flussi del 2007 che prevedeva 158mila permessi di lavoro subordinato e 80mila stagionali, il decreto flussi 2017 prevedeva appena 17mila permessi stagionali e nessuno per il lavoro subordinato. E quello del 2018 12.850 permessi di lavoro "autonomi e subordinati non stagionali, comprese le quote per le conversioni" e 18.000 permessi di lavoro per gli stagionali.

Questo crea grande confusione poiché mancano delle vere regole che permettano a che vorrebbe emigrare di selezionare il canale con cui provare ad arrivare in Europa, sulla base delle proprie motivazioni.

Questo è uno dei motivi che hanno spinto il presidente della comunità Sant'Egidio, tra le più importanti nel terzo settore, a chiede che nel prossimo decreto flussi, previsto per l'autunno, si prevedano ingresso "per non meno di 50mila persone" che possano così ottenere un regolare permesso di lavoro.

È infine bene ricordare come con la riattivazione dei corridoi umanitari, sono previsti entro l'autunno l'ingresso in Italia di 2000 siriani, attraverso il Libano, e 500 persone provenienti dal Corno d'Africa.

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