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Giovedì, 25 Aprile 2024
Animali / Monza e della Brianza

Dopo Green Hill, la Harlan: in corteo per liberare altri animali 'da laboratorio'

Sabato 20 ottobre mobilitazione in Brianza contro l'azienda americana che importa macachi e 'crea' roditori per la sperimentazione. Ecco i motivi della protesta, il 'dossier' sulla Harlan e le immagini, terrificanti, degli allevamenti

Dopo Green Hill, è il turno della Harlan. Domani, sabato 20 ottobre, migliaia di persone si raduneranno nel comune di Lesmo (Monza e Brianza) per arrivare in corteo fino all'allevamento dell'azienda americana nel comune di Correzzana dove si trovano rinchiusi i macachi importanti in Italia dall'Asia per la sperimentazione.

"Dopo i beagle" spiegano dal coordinamento 'Fermare Green Hill' "è arrivato il momento di liberare anche macachi e roditori". Il concentramento del corteo sarà a Lesmo, in via XXV Aprile, alle 14.30.

"Dopo uno storico risultato con l'allevamento Green Hill di Montichiari, che però non è ancora chiuso" spiegano gli attivisti di Fermiamo Green Hill "quello di domani è un corteo che vuole puntare i riflettori su un'altra fabbrica di animali destinati alla tortura nei laboratori, la Harlan Laboratories, in cui sono rinchiusi decine di migliaia di roditori e i 104 macachi arrivati dalla Cina nel mese di gennaio”.

Per il corteo di sabato 20 ottobre sono previste tra le 2mila e le 3mila persone che arriveranno con oltre dieci pullman da tutta Italia a riempire le strade dei comuni di Lesmo e Correzzana.

Dopo Green Hill, animalisti contro Harlan



LA PROTESTA. "Il corteo di domani - spiegano gli organizzatori - sarà un ennesimo momento per dare voce agli animaliprigionieri nei laboratori. Parteciperanno anche attivisti di altri paesi europei e dagli Stati Uniti, interessati a conoscere questo movimento antivivisezionista italiano che ha portato alla storica liberazione di 2.600 beagle dall’allevamento Green Hill e che sta impensierendo le lobby della sperimentazione di tutto il mondo, tanto da averle costrette a creare campagne stampa e pubblicitarie ad hoc".



LA HARLAN. Sede principale a Minneapolis (Usa), la Harlan è una delle più importanti multinazionali implicate nella vivisezione. Harlan è stata fondata nel 1931 e da allora si è allargata con decine di sedi in 4 continenti in cui vengono allevati conigli, ratti, topi, gerbilli, maiali, criceti, cani, macachi e in cui si offrono prestazioni di ricerca per conto terzi.

L'azienda è specializzata nella creazione di varietà modificate geneticamente di roditori. Tra questi il topo nudo, cioè privo di pelo, i topi ipertesi, quelli diabetici, quelli senza timo e i topi obesi. Agli animali vengono anche fatte asportazioni di organi o inseriti cateteri, su richiesta dei ricercatori. Tutto questo è spiegato minuziosamente nei loro cataloghi.

L'ALLEVAMENTO. Nella struttura di Correzzana (MB) sono stabulati in quarantena i macachi che importa da Cina o Mauritius per conto dei laboratori italiani e da dove transitano anche i beagle allevati nello stabilimento inglese Harlan Interfauna.

IL PRECEDENTE. Nel 2006 un gruppi di attivisti firmatisi ALF entrò nella sede Harlan di Correzzana, portando verso la libertà 18 macachi e più di mille topi, trafugando documenti e lasciando i laboratori completamente devastati. Le fotografie diffuse dopo questa liberazione mostravano non solo roditori in minuscole gabbie, ma anche cadaveri infilzati in stuzzicadenti e i macachi in una piccola stanza ricoperta di feci e sangue.

Tutte le foto scattate e diffuse dal fronte Liberazione Animale nel 2006 le potete trovare qui.

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