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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Brescia

Muore dopo 31 anni in stato vegetativo, addio a Cito: l'amore infinito dei genitori

Ignazio "Cito" Okamoto era in coma dalla primavera del 1988 dopo un incidente stradale ed è morto nel Bresciano il 23 agosto scorso dopo 31 anni in stato vegetativo. Il padre: "Ho pensato tante volte a Eluana, ma non ho mai pensato di giudicare la scelta di un altro padre"

Tre lunghi decenni in coma. Al suo fianco, con amore incondizionato, ci sono stati sempre i suoi genitori. Era in coma dalla primavera del 1988 dopo un incidente stradale ed è morto il 23 agosto scorso dopo 31 anni in stato vegetativo. Ignazio Okamoto, madre bresciana e padre messicano ma di origini giapponesi, aveva 22 anni quando la notte tra il 19 e il 20 marzo 1988, la sera della festa del papà, rimase gravemente ferito in un incidente stradale lungo la A22 del Brennero all'altezza di Nogarole Rocca.

È morto pochi giorni fa, all'età di 54 anni. Con altri quattro amici il giovane era a bordo di un'auto che uscì di strada. Uno dei ragazzi morì mentre Okamoto, soprannominato Cito, finì in coma dal quale non si è mai più ripreso. "Mio marito ha lasciato il lavoro e per 31 anni ha seguito in casa mostro figlio", ha spiegato la madre all'Ansa. "Per 31 anni - ha aggiunto la donna - ci siamo isolati dal mondo".

Collebeato (Brescia), dopo 31 anni in coma morto "Cito" Okamoto

All'ora di pranzo di venerdì, Ignazio Okamoto è deceduto nella sua abitazione di Collebeato. Al suo fianco, come sempre negli ultimi 31 anni, il padre, Hector, nato in Messico ma di origini giapponesi, e la madre Marina. La vicenda è raccontata in un lungo articolo dal Giornale di Brescia.

Dal giorno dello schianto fino a venerdì Ignazio non è si è mai ripreso dal coma, il responso dei medici fu drammaticamente chiaro sin da subito. Suo padre lasciò il lavoro per assisterlo: dopo due anni in una struttura ospedaliera, il giovane fu portato nella sua abitazione a Collebeato, casa dalla quale non è mai più uscito. A volte è capitato che dagli occhi di Ignazio scendessero delle lacrime, facendo sperare nel miracolo, che purtroppo non è mai avvenuto. Il vero miracolo - racconta BresciaToday - è stato l'amore incondizionato di suo padre e di sua madre, che gli sono stati accanto per tanti anni sacrificando tutto.

"Ho pensato tante volte a Eluana, ma non ho mai pensato di giudicare la scelta di un altro padre, di altri genitori. Ho rispetto per tutti, ogni storia è diversa. So che noi abbiamo sempre pensato che fosse questa la cosa giusta. Ma per noi" dice a Repubblica Hector Okamoto; "abbiamo fatto quello che sentivamo fosse giusto. Adesso vorrei un po' di tranquillità, questo sì".

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Un' immagine da giovane di Ignazio Okamoto, morto a 54 anni dopo 31 di coma in seguito ad un incidente, Brescia 25 agosto 2019. ANSA/SIMONE VENEZIA

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