rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
ILVA

Ilva, i ministri del governo Monti arrivano a Taranto

Intanto l'inchiesta sul caso della presunta mazzetta data al consulente tecnico della procura Lorenzo Liberti si allarga: indagati 13 persone tra politici e funzionari pubblici

Giornata decisiva per il futuro dell'Ilva e di Taranto: inizieranno questa mattina nella prefettura della città pugliese gli incontri dei ministri dello Sviluppo economico Corrado Passera e dell'Ambiente Corrado Clini dedicati alla vicenda Ilva.
I due ministri incontreranno per primi il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola ed i rappresentanti delle amministrazioni locali. Sarà la volta dell'Autorità portuale. Alle 14 inizieranno inizieranno gli incontri con i rappresentanti di sindacati e Confindustria mentre alle 15 sarà la volta del presidente di Ilva spa Bruno Ferrante. Alle 16.30 toccherà all'arcivescovo di Taranto, monsignor Filippo Santoro. Agli incontri parteciperanno parlamentari di Pdl, Pd, Udc e Fli.

Il questore di Taranto, Enzo Mangini, ha vietato cortei in città e manifestazioni intorno al palazzo della prefettura dove si terranno gli incontri con i due ministri.

In piazza Maria Immacolata si è tenuta ugualmente una manifestazione organizzata dal movimento "Cittadini liberi e pensanti" in sostegno delle azioni della magistratura, dedicata al diritto alla salute. Alla manifestazione hanno aderito anche diversi movimenti civici ed ambientalisti come Peacelink, Legamjonici e "Donne per Taranto" le quali lamentano che "per la prima volta ministri della Repubblica italiana saranno a Taranto non per tutelare i diritti dei cittadini e dei lavoratori ma per salvaguardare gli interessi dell'Ilva, continuando a fare pressioni antidemocratiche nei confronti della Magistratura".

"Noi vogliamo vivere" è l'urlo della piazza di Taranto. Alla manifestazione organizzata dal comitato hanno partecipato in duemila fra operai Ilva, mitilicoltori, allevatori, cittadini dei quartieri vicini all'Ilva, ma anche medici ed altri professionisti. Fra questi la pediatra Annamaria Moschetti che dal palco ha detto: "Sono 14 anni che vedo bambini morire. Anni fa il sindaco vietò ai bimbi di giocare nei prati al quartiere Tamburi, dicevamo sempre alle famiglie di lavarli bene dopo che avevano giocato. In quale altra città del mondo succede? Oggi non è cambiato niente, Clini chieda scusa a questi bambini meno fortunati di suo nipote" (rispondendo alla dichiarazione del ministro per l'Ambiente che giorni fa disse che non farebbe vivere suo nipote al quartiere Tamburi).

"I politici non si accorgono che qui avviene un genocidio - urla un cittadino - in ogni famiglia c'è un morto per tumore". "Io vivo ai Tamburi - dice Emilio, un operaio Ilva che vive nel quartiere a ridosso dei parchi minerali - vivo con le finestre chiuse, quando i miei bimbi giocano sul balcone diventano neri, sembra che hanno lavorato in fabbrica con me".

Dal palco fischi per il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola e slogan: "Il governo oggi doveva venire a chiedere scusa per le morti a Taranto".
 

Si allarga intanto a politici e funzionari pubblici l'inchiesta sul caso della presunta mazzetta data al consulente tecnico della procura Lorenzo Liberti per "addomesticare" le perizie sull'Ilva
Gli indagati sono tredici in tutto, entrati nell'inchiesta per i reati ipotizzati di corruzione in atti giudiziari e concussione.
L'inchiesta ruota intorno all'addetto alle pubbliche relazioni Ilva, Girolamo Archinà, licenziato dall'attuale presidente della società, Bruno Ferrante, quando - alcune settimane fa - sono state pubblicate le prime intercettazioni che riguardavano il suo coinvolgimento nelle indagini.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Ilva, i ministri del governo Monti arrivano a Taranto

Today è in caricamento