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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Italia

Chi ha ucciso Fadil? Nel sangue della teste del caso Ruby un mix di sostanze sospette

Imane Fadil, la modella testimone chiave nell'inchiesta sul caso Ruby, è deceduta lo scorso 1 marzo ma la notizia è trapelata solo ieri dopo che la Procura di Milano ha deciso di aprire una inchiesta

Imane Fadil, la modella testimone chiave nell'inchiesta sul caso Ruby, sarebbe morta in seguito ad un avvelenamento prodotto da un "mix di sostanze". Lo scrivono in medici che hanno eseguito gli esami tossicologici disposti lo scorso 26 febbraio ed effettuati in un centro specializzato di Pavia. Esiti arrivati il 6 marzo all'Humanitas di Rozzano e trasmessi immediatamente dallo stesso ospedale alla Procura di Milano.

Il sospetto è che i metalli trovati nel sangue possano essere radioattivi, ma servono ulteriori verifiche. 

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Imane Fadil è morta il primo Marzo e quello stesso giorno sono state sequestrate le cartelle cliniche. All'Agi, altre fonti qualificate, spiegano che la donna sarebbe stata esposta a sostanze che non si trovano in commercio, in quantità tale da escludere una contaminazione accidentale. Sostanze però, chiarisce ancora l'Ansa, diverse dal polonio, una sostanza radioattiva con cui venne contaminato a Londra nel 2006 l’ex agente russo Aleksandr Litvinenko.

Il caso Ruby si tinge ancora una volta di giallo. Poche settimane fa l'ex avvocato di Ruby, il sessantenne Egidio Verzini, era morto con un suicidio assistito in una clinica svizzera dopo che - il 4 dicembre 2018 - aveva parlato pubblicamente di un presunto versamento totale di 5 milioni connesso al caso.

Imane Fadil con cosa è stata avvelenata?

La contaminazione radioattiva interna è la più difficile da rimuove e da trattare. Una dose superiore a 8 Gray assorbita dall’intero corpo in un breve periodo causa il decesso nel giro di pochi giorni o al massimo di alcune settimane.

Secondo quanto scrive La Repubblica la ex modella 33enne potrebbe essere venuta a contatto con elementi di cobalto con altre due sostanze, avanzando una pista russa dietro quello che ora dopo ora prende tutti i contorni di un giallo.

Stando a quanto ricostruito, la modella marocchina durante il ricovero presentava i sintomi tipici dell'avvelenamento: ventre gonfio, dolori all'addome e allo stomaco. Un'agonia di un mese, durante il quale "c'è stato il progressivo cedimento di tutti gli organi", come spiega  il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano titolare del fascicolo d'inchiesta per omicidio. 

"Non c'è una diagnosi precisa sulla morte, ma dalle analisi emerge una sintomatologia da avvelenamento".

Imane Fadil uccisa da sostanze radioattive?

La 33enne, che aveva chiesto di esser parte civile nel processo Ruby Ter che vede tra gli imputati l'ex premier Silvio Berlusconi, potrebbe essere stata avvelenata. Era stata proprio la stessa modella a denunciarlo sia al suo avvocato che al fratello. 

"Mi hanno avvelenato", sono queste le parole che Imane Fadil avrebbe rivolto al telefono sia al fratello che all'avvocato durante il lungo ricovero all'ospedale Humanitas di Milano. Una permanenza iniziata il 29 gennaio.

A gennaio scorso Fadil, con le altre due testimoni Ambra Battilana e Chiara Danese, era stata esclusa dal tribunale dalle parti civili. Secondo quanto scrive La Repubblica Imane stava anche scrivendo un libro: la procura avrebbe acquisito le bozze per capire cosa vi sia scritto.

Morte Imane Fadil, le ultime notizie

"È una vicenda inquietante" commenta Paolo Guzzanti, ex presidente della Commissione parlamentare Mitrokhin. "Allo stato ci si può solo chiedere 'cui prodest', a chi giova questa situazione, uno scenario che potrebbe influire sull'immagine di Berlusconi, anche se non ce lo vedo proprio, nella maniera più assoluta, a ordinare una cosa del genere".

"Non ho elementi sulla vicenda di Imane Fadil. L'autopsia chiarirà le cause del decesso, se fossero confermate le indiscrezioni per cui si è trattato di un avvelenamento da cobalto mi sembrerebbe strano che la sostanza sia già stata individuata. In questo senso -continua Guzzanti- è un giallo un po' 'sfacciato'. Nel caso di Litvinenko fu utilizzato un isotopo radioattivo mai usato nella storia del crimine, ci volle molto tempo prima di accertarne la presenza. Qui sembra un caso opposto".

Imane Fadil e le cene eleganti ad Arcore

Imane in Tribunale nel 2012, raccontò ciò che aveva visto ad Arcore precisando di non essere stata mai toccata da nessuno, ma di aver partecipato alle cene eleganti dell'ex premier. Aveva dichiarato di aver dato consigli a Silvio Berlusconi su come ricevere Gheddafi in Italia quando il Cavaliere era presidente del Consiglio e su come gestire la squadra del Milan. Diceva sempre che ad Arcore c’era andata perché voleva dimostrare a Silvio Berlusconi di essere in grado di fare la giornalista sportiva televisiva. Ma da quando era stata coinvolta mediaticamente nei vari processi Ruby, Imane non aveva più lavorato né come modella e men che meno come giornalista. E per questo aveva chiesto al tribunale di essere riconosciuta come parte civile.

Fadil, l'ultima intervista prima di essere avvelenata

"Tutto questo è iniziato quando avevo 25 anni e oggi ne ho 34. In nove anni sono sempre stata lineare, ho sempre detto la verità al contrario degli altri e ho respinto tantissimi tentativi di corruzione da parte di Silvio Berlusconi e di tutto il suo entourage". Così Imane Fadil esprimeva la sua amarezza lo scorso 14 gennaio, davanti alle telecamere di Repubblica tv, quando i giudici di Milano respinsero la sua richiesta di essere parte civile nel processo Ruby ter che vede tra gli imputati Silvio Berlusconi.

Lo sfogo di Iman Fadil precede di soli 15 giorni dal ricovero alla clinica Humanitas di Rozzano. "Per ciò che succedeva ad Arcore noi abbiamo pagato più di tutte le altre, quelle che hanno deciso di farsi corrompere", sosteneva Fadil nell'ultima sua apparizione in tribunale. L'ex modella era pronta a pubblicare un libro sulla sua storia. "Prima o poi tutti lo vedranno, prima o poi sarà pubblicato. Ho fiducia nella giustizia italiana e ho fiducia nel fatto che le cose stiano cambiando", concludeva Fadil.

Secondo il procuratore capo di Milano Francesco Greco il brogliaccio del libro non contiene elementi utili per spiegare il suo decesso.

Processo Ruby, le tappe dello scandalo del BungaBunga

processo ruby-2

Nell'aprile del 2016 dal gup di Milano divise il processo principale in 'filoni', trasferendo gli atti a sette diverse procure per competenza territoriale. Silvio Berlusconi è già processo a Milano con altri 23 imputati nel filone principale con l'accusa di aver corrotto le cosiddette "olgettine" e gli altri ospiti delle serate di Arcore per spingerli a rendere dichiarazioni false o reticenti durante le loro testimonianze rese nelle aule dei processi Ruby (che lo vedeva imputato per concussione e prostituzione minorile e che si è chiuso con la sua assoluzione definitiva in Cassazione) e Ruby-bis.

Il 30 novembre scorso Berlusconi era stato rinviato a giudizio dal Gup del tribunale di Siena Roberta Malavasi con l'accusa di corruzione in atti giudiziari nell'ambito del processo Ruby ter. Nella città toscana si sarebbe consumato il reato di cui Berlusconi dovrà rispondere in aula. Secondo l'accusa l'ex presidente del consiglio avrebbe pagato il pianista delle feste di Arcore, Danilio Mariani, per indurlo a una testimonianza "di comodo" sul caso 'olgettine'.

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