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Venerdì, 19 Aprile 2024
Immigrazione

Migranti, il caso del pm Zuccaro all'esame del Csm. Di Maio: "Vergognoso"

Il vicepresidente Legnini: "Ma l'azione disciplinare spetta al ministro della Giustizia e al procuratore generale della Cassazione". Il M5s cavalca la polemica:"Il Procuratore va sostenuto, non isolato"

"Sulle dichiarazioni del procuratore della Repubblica di Catania Zuccaro comunico che, dopo aver sentito i capi di Corte e il presidente della Prima Commissione consiliare, avv. Giuseppe Fanfani, sottoporrò il caso all’esame del Comitato di Presidenza alla prima seduta utile fissata per mercoledì 3 maggio, fermo restando che, come è noto, spetta al ministro della Giustizia ed al procuratore generale della Cassazione di valutare se sussistono o meno i presupposti per l’esercizio dell’azione disciplinare".

E' quanto ha dichiarato il vicepresidente del Csm Giovanni Legnini in merito al "caso Zuccaro", il procuratore catanese che nei giorni scorsi ha adombrato l’ipotesi di contatti tra scafisti e alcune ong che operano nel Mediterraneo. 

Cadaveri di migranti sulla spiaggia in Libia - Foto Croce Rossa - Mezzaluna Rossa

La presa di posizione del Csm ha fatto infuriare Luigi Di Maio, che su Twitter è tornato a cavalcare la polemica, rilanciado l'hastag #RispettoPerZuccaro: "Vergognoso! - scrive il parlamentare 5 Stelle - Un procuratore lancia allarme sui contatti tra scafisti e alcune Ong e il Csm indaga su di lui. Va sostenuto". "Il Procuratore Zuccaro va sostenuto, non isolato e sottoposto a provv. disciplinare del Csm", scrive in un altro tweet. 


Intanto, in una intervista al quotidiano 'La Repubblica', il procuratore di Catania, Carmelo Zuccaro ha ribadito i suoi sospetti: "È giusto che un magistrato parli con gli atti giudiziari - ha detto il pm - e naturalmente lo farò quando e se sarò in grado di formulare imputazioni nei confronti di singoli. Ma adesso, da magistrato, ho il preciso dovere di denunciare un gravissimo fenomeno criminale, per arginare il quale la politica deve intervenire tempestivamente". 

Nel Mediterraneo in soccorso dei migranti: una nave chiamata speranza

Il sospetto principale di Zuccaro è che alcune ong che operano nel Mediterraneo siano state finanziate in maniera illecita poiché avrebbero equipaggiamenti e veicoli troppo costosi per delle organizzazioni che si sostengono tramite donazioni di benefattori. Dopo le polemiche scatenate da alcune sue affermazioni piuttosto perentorie ad Agorà, ieri sera Zuccaro ha corretto il tiro, precisando di aver fatto solo delle ipotesi e di non poter produrre prove in vista di un dibattimento. 

Secondo La Stampa, il "cul de sac" dell'inchiesta su cui indaga la procura di Catania, risiede nel semplice fatto che le poche intercettazioni che ha in mano Zuccaro provengono da servizi segreti tedeschi e olandesi "e non sono state acquisite secondo le regole della procedura penale italiana". Dunque non sono utilizzabili in un processo. 

In tutto ciò la sola certezza è che gli italiani sono piuttosto scettici sull'operato delle organizzazioni umanitarie: secondo un sondaggio Ixè per Agorà (Raitre), solo il 34% degli intervistati ha fiducia nelle Ong, il 48% non si fida, mentre il 18% non si è espresso.

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