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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Savona

Incendio in un deposito di rifiuti: è allarme nube tossica, chiuse le scuole

Secondo i vigili del fuoco l'origine del rogo sarebbe dolosa. Si raccomanda di evitare di esporre i bambini a fumi e polveri che potrebbero rivelarsi nocivi

Un vasto incendio è divampato ieri sera intorno alle 21 all'interno di alcuni capannoni di un'azienda che opera nel settore del riciclo rifiuti, la Fg Riciclaggi di Cairo Montenotte, in provincia di Savona. 

Incendio a Cairo Montenotte, paura nube tossica

Secondo le prime ricostruzioni, a bruciare sarebbero due capannoni adibiti allo stoccaggio di materiale legnoso, plastica e pneumatici. Un'alta colonna di fumo nero si è sollevata e nella zona si avverte un forte odore acre. Sul posto vigili del fuoco e volontari della Protezione civile, mentre cresce la preoccupazione tra gli abitanti dei dintorni. Il primo cittadino di Cairo Montenotte, Paolo Lambertini, ha epresso preoccupazione per la grande nuvola di fumo che il vento spinge verso Ferrania mentre i sindaci dei comuni limitrofi hanno inviato la popolazione ad adottare una serie di precauzioni.

Scuole chiuse a Cosseria, Bragno, Ferrania e San Giuseppe di Cairo. Le autorità raccomandano inoltre di non esporre i bambini a fumi e polveri che potrebbero rivelarsi nocivi, anche se si aspetta il responso dell'Arpal, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale ligure. 

Al momento prevale l'ipotesi del dolo dietro l'origine dell'incidendio. Lo scorso febbraio, in seguito a un incendio simile a Cisano sul Neva (Savona) i primi cittadini avevano emesso ordinanze imponendo ai residenti per alcuni giorni di tenere chiuse le finestre.

Il precedente: pochi giorni fa un rogo simile nel pavese

Appena pochi giorni un incendio ha distrutto un capannone abbandonato nel pavese, tra Carteolona e Genzone.  “L'incendio – spiega l'Arpa – ha avuto un impatto significativo sulla qualità dell'aria solo nelle primissime ore ma, al momento dello spegnimento, la situazione è tornata immediatamente nei parametri indicati dall'Organizzazione mondiale della Sanità (cioè 0,3 picogrammi equivalenti per metro cubo, ndr)”. Sul rogo intanto indaga la Procura di Pavia: l'ipotesi di reato è incendio doloso. Coldiretti Lombardia ha chiesto di “adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e rimborsare i danni diretti e indiretti alle imprese”.

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